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Campagna sviluppo in casa BWH Hotel Group

Giovanna Manzi, ceo, racconta le incentivazioni lanciate per i soci e gli aspiranti tali e le novità di SI Supply per stringere le partnership con fornitori selezionati

Giovanna Manzi, ceo, racconta le incentivazioni lanciate per i soci e gli aspiranti tali e le novità di SI S

Di Mariangela Traficante, 29 Marzo 2021

Solidità, servizi e sviluppo. Sono queste le tre linee lungo cui BWH Hotel Group Italia ha scelto di costruire il suo futuro, dettando una strategia per il 2021 e oltre.
Il primo pilastro per la ripartenza è la crescita della solidità finanziaria: mantenendo l’essenza distintiva della società cooperativa, il rafforzamento è stato conseguito con un’operazione di aumento di capitale sociale.
A seguito della delibera dell’assemblea straordinaria di fine ottobre 2020, che aveva approvato l’operazione di aumento di capitale, BWH ha dunque annunciato che l’aumento di capitale sottoscritto è stato interamente versato.
La manovra – spiega l’azienda – coglie l’opportunità posta in essere dal decreto “Rilancio” del mese di agosto, convertito in legge 77/2020. Il provvedimento prevede infatti benefici fiscali per le aziende che si ricapitalizzano e per i loro soci.
La seconda priorità determinata dal gruppo riguarda l’integrazione e il potenziamento dei servizi strategici per i soci. Come? La decisione è stata quella di riallocare le risorse nelle aree capaci di generare un concreto vantaggio competitivo agli affiliati, ovvero sales, marketing, revenue, digital, attività strategiche alla ripresa del mercato. La novità importante è dunque che SI Supply (che si dota anche di un nuovo sito, www.sisupply.it), dopo un’esperienza da società autonoma, tornerà sotto il controllo di BWH con l’obiettivo di dare nuovo impulso al procurement e nuovi vantaggi agli affiliati.
È Giovanna Manzi, ceo di BWH Hotel Group, a spiegare i dettagli.

Domanda: In cosa consiste il cambiamento in merito al rapporto con i fornitori?
Risposta: “SI Supply era un’azienda separata con una partecipazione di maggioranza, che si occupava di acquisti ma anche di servizi come la tecnologia, aveva una sua indipendenza e una sua necessità di essere finanziata per farla crescere. Ora, dato il momento, abbiamo ragionato su come contenere i costi di fronte a ricavi compressi, su come aiutare gli albergatori ad ottimizzare i processi di acquisto, i contratti, i fornitori, anche per il futuro.
E dunque il CdA ha deciso di farla rientrare in BWH, che in qualità di gruppo da 17 marchi può giocare un ruolo importante non solo sul fronte degli acquisti in sé, ma anche in ambito di marketing e partnership con i fornitori, che verranno selezionati in modo ancora più accurato (tra i marchi ci sono nomi come Artemide, Aetherna, Technogym, Dorelan, Culligan, Kartell, Lifegate, ndr). Mettiamo in campo la nostra capacità di essere una rete di 190 hotel che ospita milioni di clienti all’anno. Sarà una strategia di lunga durata”.
A completare la strategia per il 2021, l’impulso sull’attività di sviluppo del network, cruciale per un gruppo come BWH Hotel Group, con iniziative di incentivo all’affiliazione in questo particolare momento.

D. Quali sono i dettagli del programma?
R. “In questi mesi, gli hotel indipendenti italiani hanno sofferto più di quelli a brand e meritano, in questa fase, supporto dedicato. Possono tornare a crescere con l’appoggio di un grande network, fatto di albergatori, con esperienze, competenze e connessioni d’eccellenza per competere sul mercato nazionale ed internazionale. Un gruppo più numeroso sarà così un gruppo più forte. Sul fronte dello sviluppo stiamo avendo molti riscontri positivi, gli albergatori si rendono conto che soprattutto durante la pandemia stare da soli è stato molto difficile. Naturalmente ci siamo resi conto delle difficoltà finanziarie che stanno incontrando, e quindi abbiamo deciso di lanciare una campagna in cui diamo l’opportunità di agevolazioni fino a giugno per abbattere gli ostacoli e permettere loro di salire a bordo in maniera più semplice.
Le condizioni di affiliazione, per gli hotel che decideranno di unirsi al gruppo entro giugno 2021, presentano dunque significativi vantaggi economici attraverso una campagna incentivi. Le migliori condizioni concesse tengono conto delle difficoltà contingenti del settore e riducono le fee di affiliazione, con un impegno contrattuale da parte dell’hotel limitato a 5 anni, consentendo agli albergatori la massima flessibilità nelle valutazioni, rispetto ai più lunghi impegni richiesti dai competitor.
L’incentivo varrà per tutte le nostre formule di affiliazione: dal brand sotto il cappello Best Western alle Collection, con le soluzioni Worldhotels e Sure Hotels. È il nostro modo di sostenere il settore e di sviluppare un mercato che, se frammentato, resta debole”.

D. In cosa consistono gli altri interventi nei confronti dei soci?
R. “Con i soci già in essere nel 2020 abbiamo operato un importante taglio delle commissioni, calate di oltre il 60%, per venire incontro alle loro esigenze.
L’anno è stato molto lungo e richiede una grande iniezione di fiducia, con l’obiettivo naturalmente che nel corso degli anni la relazione si consolidi e gli investimenti diano i loro frutti. Naturalmente la componente economica degli interventi è stata molto importante, ma lo è altrettanto tutto quello che si può mettere in campo a livello di servizio, con un supporto maggiore, anche sul fronte del personale. Segnaliamo infatti che in molti casi ci sono stati dipendenti che hanno deciso volontariamente di terminare la propria collaborazione, dunque ci sono situazioni di carenza di personale. E naturalmente ci sono gli albergatori che si sono comportati in modo corretto, creando le condizioni per mantenere il proprio staff. Certo, bisogna capire quando ci sarà il temuto sblocco dei licenziamenti, sicuramente assisteremo ad atteggiamenti molto diversi tra loro, anche se naturalmente nessun imprenditore agisce a cuor leggero in questi casi”.

D. Avete registrato abbandoni da parte degli hotel in questo periodo di crisi?
R. “Nel corso del 2020 abbiamo registrato solo quattro uscite, un numero esiguo, e si trattava probabilmente di strutture in sofferenza per prodotto o location. E invece abbiamo avuto ben quindici new entry, un numero importante di ingressi avvenuto in piena pandemia, e anche quest’anno registriamo già otto hotel in ingresso, cui si aggiungono diverse negoziazioni, in molti casi si tratta di località leisure, che hanno ottime chance di riprendersi, e che vanno in lento ma costante miglioramento”.

D. Quali sono le prossime novità sul fronte sviluppo?
R. “All’interno di WorldHotels, arriva il nuovo brand WorldHotels Crafted: una soluzione contemporanea per imprenditori alberghieri che credono nella creatività e nell’arte.
Crafted è la quarta linea del marchio Worldhotels: in Italia il primo testimonial a scegliere questo brand è stato ODSweet Duomo, 4 stelle a Milano, una tipologia di prodotto che strizza l’occhio al format lifestyle e design staccandosi un po’ dal filone classico, con un approccio più contemporaneo. È direttamente affacciato su piazza Duomo, l’apertura è prevista per la primavera e ospiterà anche un ristorante. E poi abbiamo trattative in corso per altre location”.

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