È rimasto saldo negli anni difficili della pandemia e – a dispetto di tutti i discorsi sull’overtourism e sulla necessità di una gestione differente dei flussi turistici che tendono a concentrarsi eccessivamente su determinate aree – non si arresta la crescita del turismo crocieristico italiano, che si conferma uno dei segmenti più floridi del mercato italiano. Tanto che – dicono le proiezioni – dopo “l’anno d’oro” che si avvia a conclusione, nel 2024 i porti italiani registreranno un nuovo record per quanto riguarda il numero di passeggeri movimentati (la somma di imbarchi, sbarchi e transiti) grazie a oltre 5mila toccate nave, il miglior dato questo negli ultimi 10 anni. Secondo i dati diffusi nei giorni scorsi in occasione dell’Italian Cruise Day ed elaborati da Risposte Turismo, il prossimo anno in Italia dovrebbe infatti essere superata per la prima volta la soglia dei 13 milioni di passeggeri movimentati.
Porti sul podio
Nel dettaglio, Civitavecchia sarà sempre più il porto leader nazionale, e tra i principali a livello mondiale, superando per la prima volta la soglia dei tre milioni di passeggeri movimentati (3,1 milioni, +4% sul 2023). Invariate le altre posizioni sul podio, con Napoli a consolidare ulteriormente la seconda posizione (1,61 milioni di crocieristi movimentati, +4% sul 2023) davanti a Genova (1,38 milioni di crocieristi movimentati, -8% sul 2023).
“Il superamento della soglia di 13 milioni che ci aspettiamo il prossimo anno dimostra come la forte crescita del 2023 non vada archiviata come episodio sporadico, e anzi rappresenti un suo consolidamento“, ha commentato il presidente di Risposte Turismo, Francesco di Cesare. Numeri che – ha aggiunto – mettono il settore davanti a nuove sfide, “dal contribuire concretamente a rendere il turismo crocieristico sostenibile, all’importanza di continuare a tenere alta l’attenzione sull’accoglienza dei flussi, soprattutto in quei porti pronti a traguardare nuovi record”.
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