L’intenzione di Trenitalia di vendere i biglietti ferroviari nei supermercati ha suscitato notevole sorpresa e sconcerto fra gli operatori turistici. Ecco cosa ha dichiarato Andrea Giannetti, presidente di Assotravel (l’associazione nazionale agenzie di viaggio e turismo aderente a Confindustria), in merito a tale novità e più in generale alle politiche di Trenitalia: «Lasciano realmente perplessi le scelte che Trenitalia sta operando nel campo della distribuzione della biglietteria ferroviaria. Da un lato annuncia la riduzione del regime commissionale per le agenzie di viaggio, dall’altro interviene per creare un ulteriore canale alternativo, quale quello costituito da 290 supermercati. Ci chiediamo quali competenze potranno essere messe in campo da un settore dove i margini rispetto agli spazi dedicati sono normalmente molto più elevati rispetto a quelli che Trenitalia è in grado di offrire».
Secondo Giannetti, «quella di Trenitalia è un’aporia ingiustificabile: opera in regime di monopolio fornendo un servizio pubblico ed è di proprietà pubblica; al contempo, le scelte sono solo apparentemente privatistiche e corrispondono a quell’affannosa ricerca di un ruolo sul mercato tipica delle strutture a metà strada tra pubblico e privato. Solo che in questo caso siamo di fronte a una delle più grandi imprese italiane che esercita il più importante servizio pubblico. Assistiamo quindi alla scelta di non conferire la biglietteria elettronica alle agenzie di viaggio, generando una concorrenza sleale nella distribuzione del prodotto e minando lo sviluppo delle stesse imprese di intermediazione che, in non pochi casi, costituiscono l’unico punto vendita di biglietteria in alcune realtà e, nella stragrande maggioranza, un punto vendita comodo e professionale per tutti i clienti di Trenitalia, specie quelli con difficoltà a muoversi o a utilizzare internet. Inoltre», conclude il presidente di Assotravel, «Trenitalia ha utilizzato cifre impronunciabili per varare un sito di e-commerce turistico, con il quale fa concorrenza alla propria rete distributiva. Di conseguenza le agenzie di viaggio sono costrette a inserire una fee, talvolta consistente, oltre che per il rilascio di informazioni, anche per la stessa vendita di biglietti ferroviari. In questo modo si creerà uno stacco tra chi dispone di un certo reddito e intende avvalersi di professionisti per scegliere date, combinazioni e coincidenze, eventualmente variando nel tempo le proprie scelte, e chi questo servizio non può permetterselo, dovendo quindi acquistare i propri biglietti in stazione o presso i supermercati. Questa scelta di Trenitalia, avallata dai suoi referenti politico-istituzionali, si scontra, senza ombra di dubbio, con gli interessi delle imprese di intermediazione le quali, non godendo di posizioni monopolistiche, devono stare sul mercato confrontandosi con la concorrenza della più grande azienda di trasporti pubblici».
Biglietti nei supermercati, Assotravel boccia Trenitalia
Di Job in Tourism, 14 Ottobre 2005

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