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Benessere, l’esperienza deve farsi olistica

La crisi fa emergere una nuova opportunità per gli albergatori: focalizzarsi non solo sulle proposte per il wellness fisico ma anche per quello mentale ed emotivo

La crisi fa emergere una nuova opportunità per gli albergatori: focalizzarsi non solo sulle proposte per il

Di Giovanni Angelini, 4 Dicembre 2020

Benessere e salute sono diventati prioritari per i consumatori anche nella scelta della vacanza e della destinazione. Quindi come possono fare gli operatori per trarre il massimo dei benefici da questo trend in crescita? Su Job in Tourism n° 20 del 29 ottobre scorso avevamo affrontato il tema della qualità dell’aria in hotel, oggi invece approfondiamo un altro aspetto fondamentale, quello dei servizi e dei prodotti wellness nelle strutture ricettive.

Un approccio olistico al benessere permetterebbe agli hotel non solo di venire incontro alle necessità in trasformazione degli ospiti, ma anche di potenziare l’esperienza del soggiorno in generale.
Già prima dell’emergere della pandemia il focus sul benessere era importante ma ora il trend si è ancor di più rafforzato, anche perché fenomeni come depressione, ansia, disturbi del sonno stanno crescendo a un ritmo allarmante. Tutto ciò in realtà sta anche creando una chiara opportunità per gli hotel per aggiornare e ampliare i propri servizi e le proprie facility nel campo del benessere, per focalizzarsi non solo su quello fisico, ma anche sul benessere mentale degli ospiti.
Le spa e i centri wellness in hotel hanno sempre rappresentato un porto sicuro per gli ospiti in cerca di relax e di un rimedio alle tensioni grazie a massaggi, terapie e trattamenti di bellezza. E molti continuano a servire bene alla causa, ma gli albergatori più intraprendenti stanno anche trovando nuovi modi per andare incontro ai trend di domanda. Nella “nuova normalità” i maggiori candidati al successo saranno quei centri benessere che riconoscono di poter giocare un ruolo importante nel servire anche le esigenze psicologiche ed emotive dei clienti.

Creare una filosofia distintiva
Dunque per sviluppare o migliorare una destinazione wellness competitiva, che sia urbana o un resort leisure, è dunque assolutamente cruciale creare un concetto ed una filosofia distintivi fin dal principio, che siano d’appeal per l’audience individuata come target.
Se pianificati, sviluppati e portati avanti in un ambiente piacevole e professionale, esistono numerosi trattamenti e terapie che possono aiutare gi ospiti a raggiungere questo stato di serenità fisica e mentale e portare loro valore a lungo termine.
Per esempio: sessioni di mindfulness, meditazione guidata, tecniche di respirazione, agopuntura, trattamenti ayuverdici, tai chi, yoga, reiki, per citarne alcuni, ma anche consulenze dietistiche, programmi per il sonno, sessioni di ipnosi. Sono solo alcuni dei servizi che possono essere offerti, naturalmente serve porre cura anche nell’impiego di terapisti qualificati.

L’aiuto della tecnologia
Facendo poi ancora un passo avanti, hotel e centri benessere potrebbero stipulare partnership con psicoterapisti e neuroscienziati per fornire servizi completi agli ospiti. Alcuni programmi potrebbero essere proposti anche in camera via Tv per esempio, o in streaming tramite mobile e altri strumenti in dotazione.
E parlando di tecnologia, sta crescendo anche la richiesta di realtà virtuale. Per esempio con delle “navicelle” reclinabili indoor che permettono a chi le usa di osservare, ascoltare, sentire suoni, viste e sensazioni di diversi setting naturali, con l’obiettivo di ricreare uno stato mentale di maggiore tranquillità.
In sostanza, se sono in grado di dare una risposta efficace a questo aumento di disturbi cronici legati al nostro stile di vita, gli hotel potrebbero avere una grandissima opportunità di sviluppare centri wellness al top e di grande redditività.
Ma, per riuscirci, questa opportunità deve essere presa nel modo più serio possibile: è necessario un cambiamento di mentalità, soprattutto nei riguardi dell’organizzazione degli spazi e nell’introduzione di nuove facility e servizi.
L’allestimento tradizionale che consiste di piscina, palestra, sala massaggi e sauna non è più sufficiente a soddisfare la richiesta dei consumatori di oggi, che non cercano soluzioni che siano solo ripetitive e tutte uguali. Per attrarre e fidelizzare i clienti high-spender e dunque generare risultati finanziari è essenziale investire in nuovi prodotti e servizi. Qualche esempio? Piscine di idroterapia, saune bio e a infrarossi, cabine della neve e fontane di ghiaccio, hammam, percorsi Kneipp, terapia onsen, trattamenti anti-aging, camere dell’ossigeno. Sono solo alcune delle possibilità per chi intende espandere la propria offerta.
Allo stesso tempo è fondamentale tenersi al passo con gli sviluppi tecnologici: sono disponibili molte app per integrare i trattamenti wellness e offrire un valore aggiunto agli ospiti. “Time-shifter”, per esempio, è un’app che aiuta i viaggiatori long-haul ad adattarsi ai nuovi fusi orari. E, come dicevamo, sono disponibili anche vari prodotti di realtà virtuale che possono portare valore aggiunto alla guest experience.
In questi tempi incerti il benessere è diventato il fattore principale per tutti noi e nel settore c’è la necessità di portare il wellness alberghiero a un livello superiore. Gli hotel che implementeranno i prodotti e servizi più aggiornati potranno essere in grado di raddoppiare o anche triplicare le proprie revenue in questo importante centro di profitto. È stato provato che una destinazione o un centro wellness urbano appropriati possono portare un allungamento del soggiorno e un aumento nella fidelizzazione dell’ospite e nelle prenotazioni dirette.

Il profilo
Giovanni Angelini è ex ceo Shangri-La e manager di spicco di diversi gruppi alberghieri e oggi fondatore e presidente della società di consulenza Angelini Hospitality.

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