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Astoi, focus sulla formazione

Di Matti Pignatelli, 12 Ottobre 2007

È partito a settembre il nuovo ciclo di formazione Astoi, che costituisce una delle attività di punta dell’Associazione dei tour operator italiani per l’entrante stagione autunnale. Una serie d’incontri di aggiornamento professionale ad ampio raggio, il cui programma prevede corsi nei più diversificati ambiti del tour operating: dalla materia legale e fiscale alla comunicazione applicata ai cataloghi, dalle tecniche motivazionali alla gestione dei conflitti, dalle strategie di vendita all’uso degli strumenti informatici più diffusi. Il ciclo di formazione si è aperto con l’annuale aggiornamento tecnico-legale Il mio miglior catalogo, tenutosi a Milano, lo scorso 11 settembre e, in replica, il 13 dello stesso mese, a Roma. L’edizione 2007, oltre a fornire gli aggiornamenti relativi ai più recenti sviluppi nella giurisprudenza turistica e alle nuove condizioni generali di contratto, ha affrontato anche il vitale tema della comunicazione applicata allo strumento di vendita più importante per il tour operator, il catalogo, appunto. Se, infatti, gli aspetti giuridici costituiscono una base imprescindibile per la stesura di una brochure di viaggio corretta, un’accurata e specifica strategia comunicativa aiuta a trasformare un vitale strumento di vendita per i tour operator in un’arma vincente: la cura per le immagini, la chiarezza dei testi e l’arte dell’impaginazione possono, infatti, rivelarsi dei pilastri fondamentali in una strategia volta a raggiungere un’efficace e convincente comunicazione fra tour operator, agenzie di viaggio e clienti. Tanto più che, nella realtà italiana, il catalogo sta vivendo oggi una fase complessa, ma dal potenziale ancora molto ricco e strategicamente rilevante. Innanzitutto, esso è di fatto, da già 2 decenni, il principale strumento di vendita per le aziende che assemblano e propongono pacchetti di viaggio. Ma non solo. Sebbene, infatti, il catalogo cartaceo mantenga alcuni elementi critici quali l’innegabile staticità e i lunghi tempi necessari alla realizzazione dei testi e alla fissazione dei prezzi, in anticipo peraltro di 5-6 mesi rispetto all’arrivo della brochure sugli scaffali delle agenzie di viaggio, esso è anche il custode di alcuni fondamentali asset aziendali, quali i valori e la mission fondante del tour operator. Integrando le sezioni giuridico-commerciali con una grafica studiata e ricca d’immagini evocative, utilizzando sapienti spaziature e testi scorrevoli, esso diventa uno strumento di forte sostegno per il tour operator. «Il catalogo di viaggio è capace di diffondere l’immagine e il valore di un brand, rispondendo al bisogno, oltre che al piacere di viaggiare, proprio dell’uomo contemporaneo come dell’Ulisse di ieri», spiega, infatti, il direttore generale Astoi, Alberto Corti. «Non meno importante è, poi, paradossalmente, proprio la sua staticità contrapposta alla velocità che pervade e invade massicciamente la comunicazione e l’informazione contemporanea. Tutto ciò, pur senza dimenticare che digitale e rapidità d’informazione sono votati, senza mezze misure, a divenire presto i modus predominanti del comunicare». Secondo recenti studi di marketing, infatti, il catalogo di viaggio rimarrebbe mediamente in casa del cliente per circa un mese e mezzo. Ben più, perciò, degli 11 giorni attribuiti ai più noti magazine venduti nelle edicole. Gli stessi studi hanno, inoltre, evidenziato come il tempo medio di permanenza di un catalogo in casa del cliente corrisponda, con ogni probabilità, al tempo di decisione-acquisto della vacanza, moltiplicando, in questo modo, l’efficacia della brochure di viaggio nella comunicazione del brand e dei suoi prodotti. La brochure di viaggio, poi, è consultabile infinite volte e possiede un forte potere evocativo: il cliente, sfogliando le pagine che illustrano il viaggio scelto, inizia a sognare la sua vacanza, desidera vivere presto la nuova esperienza e immagina di partire per la destinazione ambita mentre è ancora seduto sulla poltrona di casa. Il catalogo si rivela, perciò, un’azione complessa. Non solo per le competenze grafiche e redazionali che comporta, ma anche per la sua rilevanza commerciale e giuridica. «E proprio luci e ombre della giurisprudenza turistica e delle sue evoluzioni sono stati i temi principali trattati durante il Forum legale Astoi, tenutosi a Perugia tra il 28 e il 29 settembre», prosegue Corti. «L’evento ha riunito, per la prima volta insieme, i consulenti legali degli associati e 10 avvocati di tour operator esterni, in una due giorni di approfondimento e dibattito sui temi caldi della giurisprudenza turistica italiana». Nelle sale dell’Holiday inn di Perugia, che ha ospitato l’evento, si sono succeduti gli interventi dell’avvocato Barbara Monti, del servizio legale Astoi, nonché di alcuni tra i più prestigiosi esperti di diritto del turismo come Gianluca Ciurnelli, Renato Fedeli, Laura Botti e Simone Genovese. A moderare la due giorni, lo stesso Corti e Maurizio Riguzzi, ordinario di diritto dei trasporti e docente di diritto del turismo presso la facoltà di giurisprudenza dell’università di Verona. I forum di Astoi proseguiranno nelle prossime settimane con un incontro dedicato all’aggiornamento professionale in campo fiscale. L’evento si gioverà, tra l’altro, della preziosa consulenza di Benedetto Santacroce, noto esperto della materia nonché firma de il Sole 24 ore, che tratterà delle specifiche attualità relative al comparto turistico in considerazione delle nuove normative dedicate al mondo imprenditoriale.

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