Job In Tourism > News > Trend > Appuntamento alla panchina rossa

Appuntamento alla panchina rossa

Dal recupero di uno spazio verde in disuso nasce un nuovo format per la somministrazione all’aperto

Dal recupero di uno spazio verde in disuso nasce un nuovo format per la somministrazione all’aperto

Di Job in Tourism, 9 Giugno 2020

In questo periodo termini generalmente lasciati ai tecnici come assembramento, capienza, distanziamento, sono diventati parole d’uso comune di un nuovo linguaggio che li utilizza come sinonimi generando spesso confusione e perplessità. Ma l’attenzione all’uso degli spazi urbani e a coniugare sviluppo e rispetto dell’ambiente sono temi di attualità in tutte le città, ai quali si dedicano da tempo gli esperti.
Prassicoop, società d’ingegneria attenta ai temi urbani e soprattutto a ricercare un fil rouge tra modernità e tradizione nei servizi del commercio e nell’uso degli spazi, già prima della pandemia aveva pensato di utilizzare i reliquati verdi per realizzare oasi d’incontro per la collettività. Così è nata l’idea dell’Appuntamento alla panchina rossa: un’isola ricavata in uno spazio verde non utilizzato da dedicare alla convivialità, dove mettere in scena la memoria con gesti quotidiani per non dimenticare la violenza che troppo spesso si nasconde nelle case e, al tempo stesso, educare all’uso consapevole degli spazi pubblici nel rispetto dell’ambiente.
L’istallazione, realizzata con mattoncini che assorbono CO2, è stata pensata anche come nuovo format dove potersi sedere per gustare un gelato o un panino o bere una bibita del bar di prossimità.
Creatività e sostenibilità si fondono con la quotidianità e oggi, con la necessità del distanziamento sociale, la panchina rossa diventa un nuovo modello di convivialità per una diversa interpretazione di uno spazio urbano altrimenti dimenticato.
Come descrive l’arch. Enea Pilastro, vicepresidente di Prassicoop, la prima è stata realizzata a Milano, ma si tratta di un’idea da poter esportare e replicabile ovunque.
Introduzione a cura di Maria Teresa Broggini Moretto

Il progetto raccontato dall’arch. Enea Pilastro, vicepresidente di Prassicoop
La proposta progettuale dell’isola “Appuntamento alla Panchina Rossa” è nata a Milano per caratterizzare lo spazio verde di via Francesco Viganò, nel tratto frontale alle storiche case “Aler”. Spazio che oggi ha la sola funzione di spartitraffico tra le due carreggiate, senza alcuna fruizione da parte della collettività. Siamo di fronte alle tre luci di Giangusto, la piadineria di Paolo Malfassi, particolarmente attento all’ambiente e al contesto urbano in cui si collocano i suoi locali.
L’idea progettuale è stata la creazione di un concept con cui contribuire al percorso di valorizzazione e cambiamento del quartiere, posizionando al centro del parterre verde un’installazione che crei un’isola per definire un piccolo spazio di incontro, riflessione e racconto, a ridosso di una città in continuo e rapido cambiamento non solo nell’aspetto, ma anche nelle abitudini quotidiane, tanto da far perdere ogni traccia degli avvenimenti di cui è stata teatro.
Accogliere e mettere in scena la memoria con gesti abituali di ogni giorno è l’obiettivo del progetto “Appuntamento alla Panchina Rossa” che prevede di arredare l’isola-palcoscenico con particolari panchine rosse per non dimenticare la violenza che troppo spesso si nasconde nelle case, rendendolo spazio utile per piccoli gesti quotidiani come sedersi per consumare una piadina.
Si è scelto di partire da un elemento semplice, un modulo cementizio 60X60X10 cm di colore rosso, aggregabile ad altri moduli al fine di dar vita a elementi in grado di soddisfare le diverse esigenze di fruizione.
La sperimentazione di Milano in Via Francesco Viganò vuole essere il punto di partenza di un percorso virtuale da compiere andando alla ricerca di “reliquati verdi”, risultanze di cambiamenti urbani, per raccontare la storia di tutti i giorni di una città.

Comments are closed

  • Categorie

  • Tag

Articoli Correlati