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Animatori, rinnovo del Contratto nazionale per 60milla addetti

Siglato nei giorni scorsi, il rinnovo punta soprattutto su formazione e riqualificazione, anche per combattere il lavoro nero

Siglato nei giorni scorsi, il rinnovo punta soprattutto su formazione e riqualificazione, anche per combatter

Di Job in Tourism, 14 Giugno 2023

Interessa circa 60mila lavoratori del settore il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro degli animatori turistici siglato nei giorni scorsi da FederTerziario e Ugl. Nello specifico, il nuovo contratto – che decorre dalla data di sottoscrizione fino al 7 giugno del 2026 – interessa tutti i dipendenti delle aziende di animazione, spettacolo turistico, contatto, miniclub, babysitting, ludoteche e sport.

Cosa prevede il rinnovo

Centralità è data – con il rinnovo del CCNL – alla promozione di iniziative formative e di inserimento e di riqualificazione professionale che individuano il riferimento in FondItalia (Fondo Paritetico Interprofessionale per la Formazione Continua) per l’accesso agevolato alle risorse destinate dal legislatore al finanziamento di programmi per la formazione continua, nonché a sistemi di bilateralità volti a migliorare il clima aziendale e a sostenere i dipendenti, attraverso l’ente bilaterale EBINTUR che offre prestazioni mirate a imprese e lavoratori e il Fondo di integrazione sanitaria che offre copertura delle spese sanitarie dei dipendenti.

Dal punto di vista della classificazione del personale è stata invece definita la categoria del quadri, ossia quei lavoratori che, sebbene non appartenenti alla categoria dei dirigenti, abbiano idoneo titolo di studio o adeguata formazione e preparazione professionale specialistica.

I numeri del comparto

La firma del rinnovo è stata l’occasione, per le associazioni di categoria, per fare il punto sullo stato si salute del comparto, che ancora risente degli effetti della pandemia ed è lontano dai numeri del 2019: gli ultimi dati Istat – presentati nel rapporto competitività 2023 – hanno infatti fatto registrare, rispetto al periodo precedente all’emergenza sanitaria, una contrazione nel settore delle aziende artistiche, sportive e di intrattenimento pari a -4,7% di imprese e al -10,1% di addetti.

“Con il rinnovo di questo contratto – ha spiegato Alessandro Franco, segretario generale di FederTerziario – abbiamo voluto definire uno strumento strutturato in grado di cogliere le tante complessità e esigenze di un settore che raccoglie figure professionali variegate e migliaia di imprese. Un contratto che, com’è nella tradizione FederTerziario, vuole offrire ai lavoratori e alle aziende delle risposte concrete alle esigenze riscontrate e che promuove percorsi di formazione finalizzati alla crescita professionale”.

Un’azione che – ha evidenziato anche il presidente di FederTerziario Turismo, Enzo Carella – punta “a far compiere un passo avanti per far emergere dal cono d’ombra migliaia di lavoratori del settore e fornire alle imprese supporti chiari per gestire professionalità sempre più rilevanti per l’intera filiera”.

 

 

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