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Anche le #hr hanno i propri hashtag

Gli strumenti digitali a disposizione del comparto risorse umane di una grande compagnia come Hilton

Gli strumenti digitali a disposizione del comparto risorse umane di una grande compagnia come Hilton

Di Massimiliano Sarti, 19 Maggio 2016

#GreatRewards, #GreatCareers, #TeamHilton, #Greatenvironments… Il celeberrimo hashtag ha ormai conquistato anche il comparto risorse umane. Perché la rivoluzione digitale è davvero senza confini, tanto che persino un settore come quello hr, in cui le relazioni personali sono essenziali per definizione, non può più prescindere da software, applicazioni, canali social e siti per video in stile Youtube. Una rivoluzione, quella in atto nel campo risorse umane, che comincia da subito, fin dalla gestione della comunicazione interna che negli ultimi anni è cambiata radicalmente.
«Con l’avvento dei social, noi per esempio abbiamo introdotto Team Tube: un sistema interno di informazioni e aggiornamenti giornalieri che riguardano attività, iniziative, convenzioni e altri benefit dedicati al personale», racconta il cluster hr manager di Hilton Italia, Fausto Ciarcia. «Si tratta di un vero e proprio circuito informatico a video, che viene aggiornato settimanalmente dal nostro ufficio e diffonde vari contenuti, tra cui pure i dati sui tassi di occupazione dei nostri hotel, nonché la lista degli eventi congressuali in programma. Gli schermi Team Tube sono quindi posizionati nei principali luoghi di transito del personale, quali l’ingresso dei dipendenti, la zona ascensori di servizio o la mensa».
E in tutto ciò non può ovviamente mancare neppure Facebook: «Un modo per mantenersi in contatto tra colleghi anche al di fuori dell’albergo», suggerisce Ciarcia. «Lo consideriamo uno strumento tanto importante che noi abbiamo pure a disposizione una sorta di Facebook interno: H360 è un sistema intranet grazie al quale i dipendenti possono creare profili personali e connettersi con colleghi provenienti da tutto il mondo, condividendo foto e video, nonché rimanendo aggiornati sulle iniziative della compagnia».
Anche la cara “vecchia” posta elettronica è però un mezzo di comunicazione imprescindibile. Magari supportata da una newsletter come la Hilton Now, che aggiorna settimanalmente i dipendenti su novità, attività e informazioni importanti relative alla loro posizione lavorativa e ai loro interessi. «C’è pure una piattaforma online ad hoc, chiamata Lobby, all’interno della quale si trova la sezione Community, in cui tutti gli hotel del gruppo possono pubblicare informazioni e foto dedicate ai membri del proprio team: un modo per sottolineare successi e riconoscimenti», spiega sempre Ciarcia completando la lunga lista di strumenti digitali a propria disposizione per entrare in contatto con i collaboratori.
Perché le grandi compagnie paiono davvero estendere il concetto di strategia multicanale dal contesto più strettamente commerciale a ogni aspetto della propria attività, risorse umane incluse. E lo stile di comunicazione interna si adegua puntualmente alle mutate condizioni: «Nel mondo digitale, le informazioni devono sempre essere short & simple: i concetti vanno espressi in modo sintetico», riprende il cluster hr manager di Hilton Italia. «Noi amiamo molto lavorare con i cosiddetti “dot points”: un sistema semplice e chiaro per focalizzare al meglio i contenuti e permettere a chi li legge di individuare le informazioni più importanti».
Ma naturalmente gli strumenti digitali si rivelano estremamente utili anche per gestire molte funzioni amministrative: «I nostri collaboratori possono ricevere tutti il loro cedolino paga online. In rete è poi anche possibile consultare la propria situazione ferie e presenze, nonché richiedere direttamente eventuali permessi di lavoro o giorni di riposo. Il sistema ci consente peraltro di elaborare anche dati statistici importanti per la produttività degli hotel e l’ottimizzazione delle risorse».
Altro punto focale dell’attività di una compagnia alberghiera è quindi la gestione della brand reputation: una variabile oggi da curare non solo nei confronti degli ospiti, ma anche dei cosiddetti clienti interni. Ecco allora Hilton Worldwide mettere a disposizione del proprio reparto risorse umane una serie di strumenti online ad hoc utili a monitorare il clima aziendale. Ciarcia ne cita due in particolare: «La Pulse survey è una mini analisi periodica basata su sole cinque domande rivolte a tutti i collaboratori, che punta a indagare il livello di gradimento del lavoro, dei manager e degli hotel. La Team member opinion survey è invece un’indagine più approfondita che tocca temi quali la leadership, il senso di appartenenza, l’ambiente di lavoro, il trattamento e il rispetto, l’apprendimento e lo sviluppo. Ogni sondaggio viene quindi studiato accuratamente dallo staff dirigenziale di ciascun albergo Hilton, che sulla base dei risultati ottenuti elabora piani di valorizzazione specifici per il personale. Ma gli stessi dati vengono pure condivisi con i referenti capo area, in modo da valutare eventuali programmi di sviluppo di più ampia scala».
Il numero di strumenti digitali disponibili per ogni funzione ben testimonia di quanto la tecnologia sia oggi un fattore decisivo nella gestione delle risorse umane. Il comparto hr, tuttavia, non può ancora prescindere dal rapporto personale: «In fase di selezione per esempio, solo la relazione diretta e l’attenzione a segnali importanti quali il body language ci permettono di comprendere la reciproca volontà e il reciproco interessa a un eventuale inserimento in azienda», osserva ancora Ciarcia. «Certo, anche in questo caso non ci mancano gli ausili digitali, tra cui alcuni software tramite i quali è possibile visionare i curricula presenti nel nostro database talenti condiviso dagli esperti hr di tutto il mondo. Ma a sottolineare l’importanza delle attività offline, c’è pure Careers@Hilton Live: un’iniziativa che si svolge a maggio di ogni anno, con diversi eventi organizzati contemporaneamente a livello nazionale e globale. Il suo obiettivo è quello di fornire informazioni utili a chi è alla ricerca di lavoro nell’ospitalità, con un occhio di particolare riguardo per i giovani».
Tutte idee, strumenti e strategie che, gestite in un’ottica integrata, hanno contribuito a un importante successo del gruppo Hilton: essere inserito, unica impresa alberghiera, nella top 12 Italia realizzata dalla società di valutazione Great Place to Work e dedicata ai migliori ambienti di lavoro tra le grandi compagnie nazionali. «Un riconoscimento che per noi ha un significato davvero eccezionale», conclude Ciarcia. «Si tratta infatti di una conferma del successo e della reputazione del nostro gruppo, ottenuta grazie all’impegno e alla passione di tutti i nostri team member. Il risultato è senza dubbio il frutto di una somma di molti fattori, che riflettono la nostra cultura dell’ospitalità. Tra questi, mi preme però soprattutto sottolineare l’ampia visione che Hilton Worldwide ha sempre avuto sul mondo: una caratteristica che ci consente di osservare i cambiamenti e di anticipare aspettative ed esigenze sia dei nostri clienti, sia di chi lavora per noi».

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