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Alta Badia style, i segreti

Di Christian Pizzinini, 29 Settembre 2006

Per affermarsi, al giorno d’oggi, una località turistica necessita di svariati strumenti che inducano a creare un’orchestra più o meno accordata. Nel caso dell’Alta Badia, sono stati numerosi i fattori che hanno contribuito all’immagine e alla popolarità della località ladina. Ma quali possono essere alcuni elementi primari che la contraddistinguono rispetto ad altre stazioni alpine?
Esaminando i numerosi articoli sui giornali e i servizi televisivi dedicati alla valle, si può dedurre che il frequentatore di questo fazzoletto di terra, preservato dalle leggi dei parchi naturali e dai principi ferrei del maso chiuso, è alla ricerca di un prodotto di alta qualità, un luogo dove trovare cordialità e una semplice eleganza. La valle ha saputo valorizzare le tradizioni, la propria cultura, ha rispettato e dato continuità al duro lavoro pionieristico di coloro che hanno portato il turismo in valle, potendo contare sull’ottima collaborazione tra le singole categorie economiche. Il tutto combinato con le esigenze moderne del vivere d’oggi, con l’innovazione e la tecnologia.
L’Alta Badia ha saputo aprirsi al mondo, pur preservando la propria identità, adottando fantasia, creatività e alta professionalità nel proporsi all’ospite. Un modello di turismo di emozioni, che accoglie l’ospite tra coccole e carezze, per una vacanza confezionata su misura. Molti lo definiscono già Alta Badia style: uno stile che distingue la località dolomitica dalle altre vallate alpine per le sue marcate peculiarità.
Ormai, per creare il successo di un luogo di vacanza, non bastano paesaggi superbi, ottime strutture alberghiere ed extra-alberghiere o infrastrutture di prim’ordine. Il consorzio turistico dell’Alta Badia sta investendo da anni in alcuni strumenti di marketing per colpire i target d’interesse. Bisogna premettere che il prodotto Alta Badia si avvale di un marchio relativamente giovane rispetto ad altri marchi turistici alpini. Attraverso alcune tecniche di marketing moderno, è stato possibile creare negli ultimi 20 anni un alto concentrato d’immagine a livello internazionale. Lo si può dedurre dalle migliaia di articoli apparsi, dai reportage televisivi e radiofonici, dalle visite di giornalisti e dalle azioni di pubbliche relazioni intrecciate verso l’esterno, dall’ottima collaborazione con Alto Adige marketing per sondare nuovi mercati.
Uno dei fattori principali che hanno portato a tali risultati è sicuramente dato dagli eventi che sempre più stanno prendendo piede in valle. L’Alta Badia sta concentrando le proprie energie su alcuni eventi superlativi, che si distinguono dalla massa di manifestazioni presenti sul territorio alpino. Tra le manifestazioni per eccellenza annoveriamo la Coppa del mondo di sci sulla Gran Risa e la Maratona dles Dolomites, giunte entrambe al loro ventesimo compleanno.
La prima, che si svolgerà il 17 e 18 dicembre, attirerà in valle il mondo della neve al gran completo e avrà una visibilità mediatica in oltre 50 nazioni. Ce ne parla Marcello Varallo, presidente del comitato organizzatore: «Quest’anno l’Alta Badia e la Val Gardena ospiteranno ben quattro gare. Insieme ai colleghi gardenesi stiamo già pensando alla creazione di una sorta di Dolomiti Supertrophy, che potrebbe coinvolgere le quattro specialità e che porterebbe a un incremento di presenza mediatica e di pubblico nel periodo prenatalizio di bassa stagione».
La Maratona dles Dolomites, eletta ormai da tempo regina delle granfondo europee, attira 8.500 ciclisti da 37 nazioni, contribuendo in modo sostanziale a occupare i posti letto in un periodo di bassa stagione e all’immagine estiva attraverso i molteplici media presenti. «Quest’anno ci ha addirittura fatto visita una troupe di giornalisti di National Geographic, arrivati direttamente da New York. Proporranno un servizio di ben sei pagine, destinato ai lettori americani», racconta Claudio Canins, segretario generale della Maratona dles Dolomites.
Ci sono altri fortunati eventi, come lo Chef’s cup durante l’inverno, che vede il gotha della cucina internazionale ai fornelli e tra i paletti di sci; il World stars ski event, che ha visto la partecipazione straordinaria di Alberto di Monaco; il Birgitt Wolff vip event insieme ad alcuni attori tedeschi di spicco quali testimonial per colpire il mercato di lingua tedesca; l’incontro internazionale di mezzi militari storici; il Val Badia Jazz festival; il festival di musica classica Badia musica; gli incontri con l’autore «Un libro un rifugio», ideati e diretti da Gianna Schelotto. Infine, da due annia questa parte, il Premio nazionale tv alta qualità per l’infanzia, che si svolge durante il mese di luglio e che mira a far ottenere all’Alta Badia il titolo di capitale nazionale dell’infanzia.

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