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Alleanza scuola-lavoro: il futuro dell’ospitalità passa da qui

Una riflessione, dall’interno del mondo scolastico, sulla strada da seguire per formare le future generazioni di professionisti e professioniste dei settori della ristorazione e dell’ospitalità

Una riflessione, dall’interno del mondo scolastico, sulla strada da seguire per formare le future generazio

Di Roberto Brilli, 9 Settembre 2024

Con la ripresa dell’anno scolastico riparte anche “Job in Tourism Educational”, il progetto di Job in Tourism dedicato alla formazione e rivolto agli studenti che negli ultimi due anni ha fatto tappa in diverse scuole alberghiere italiane, sia in presenza che da remoto. In occasione del nuovo ciclo di incontri, al via nelle prossime settimane, ospitiamo con piacere la testimonianza di Roberto Brilli, docente dell’I.P.S.E.O.A. “Carlo Porta” di Milano, tra le prime scuole ad aderire all’iniziativa, che in questo contributo riflette sull’importanza del confronto e della collaborazione tra il mondo della scuola e quello del lavoro.

L’ospitalità turistica e la ristorazione sono settori assai complessi, che contemplano attività non sempre di facile catalogazione e dai confini talvolta sfumati; tuttavia è innegabile che questi comparti svolgano un ruolo rilevante nella formazione del valore complessivo della ricchezza nazionale. Quante volte abbiamo sentito dire o letto: “Il turismo è un settore determinante, ovvero essenziale, nella determinazione del Pil italiano”? Affermazione esatta, visto il valore generato, direttamente e indirettamente, da tali ambiti produttivi, come ha recentemente certificato l’ISTAT nel suo report sul Pil italiano nel secondo trimestre del 2024, in cui il comparto dei servizi, tra cui rientra il turismo, ha consentito una crescita dello 0,2%. Così come è corretta la diffusa percezione, non solo tra gli addetti ai lavori, che sussistono notevoli margini per sviluppare ulteriormente tali settori. 

Siamo il Paese che possiede il maggior numero di siti e beni censiti dall’Unesco come appartenenti al Patrimonio dell’Umanità (l’ultimo, in ordine di tempo, il sessantesimo, inserito nel Word Heritage List è stato il percorso dell’Appia Antica) e siamo anche il Paese che ha il maggior numero di prodotti a marchio di qualità dell’Unione Europea: il rapporto I.S.M.E.A.-QUALIVITA del 2023 censisce 326 prodotti DOP, IGP e S.T.G. (la Francia, che è il secondo Paese dell’UE per numero di prodotti rilevati, ne registra 272 ed anche per i vini a marchio l’Italia batte la Francia 527 a 441). Di tutto ciò dovremmo essere orgogliosi e rammentarci più spesso la vastità dell’eredità che la stratificazione storica ha originato nel nostro Paese sia materiale che immateriale – e in questo includo non solo i prodotti enogastronomici, ma anche tradizionali tecniche di lavorazione, infatti, non dobbiamo dimenticare che tra i beni immateriali censiti dall’Unesco vi sono anche la “Ricerca e cavatura del tartufo” e “L’arte del pizzaiolo napoletano”. 

Quest’immenso patrimonio deve essere custodito e valorizzato adeguatamente e per ottenere tale scopo un aspetto indispensabile è la formazione ed educazione di personale qualificato per tutti quei settori che gravitano all’interno dell’universo che chiamiamo “turismo”. Tutti gli enti di istruzione, dai CFP alle Università, passando per gli Istituti Professionali per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera, gli IFTS e gli ITS Academy, hanno nel loro dna programmatico la realizzazione di persone che, per quanto giovani, acquisiscano le competenze appropriate per entrare adeguatamente nei diversi ambiti professionali. Pervenire a questo risultato comporta, tra gli altri aspetti, stringere forti collaborazioni con le varie realtà produttive e le associazioni di categoria. Se vogliamo veramente formare le future generazioni di professionisti e professioniste dei settori della ristorazione e dell’ospitalità dobbiamo fare in modo che i mondi della formazione e quelli del lavoro cooperino intensamente: se ciò non accadrà, le conseguenze saranno esiziali per tutti, con un danno enorme per l’intero Paese.

Componenti rilevanti di questa collaborazione sono il tirocinio e l’alternanza scuola-lavoro: l’inserimento di studenti e studentesse all’interno dei settori professionali, per periodi più o meno lunghi e più volte lungo il percorso scolastico secondario e terziario, rappresenta un’esperienza imprescindibile per acquisire conoscenze, abilità e competenze direttamente sul campo, diventando parte attiva e integrata di un gruppo di lavoro, integrando e completando quanto svolto nelle aule e nei laboratori scolastici. È alta la responsabilità che gli enti di formazione e le aziende hanno nel pianificare valide esperienze dei discenti, sia per quanto attiene gli argomenti teorici, sia per le attività pratiche, allo scopo di accrescerne le competenze, valorizzandone nel contempo inclinazioni e capacità.

L’esperienza del “Carlo Porta” di Milano

L’I.P.S.E.O.A. “Carlo Porta” crede nella formazione professionale degli allievi e delle allieve e di conseguenza confida, da oltre trent’anni, nella collaborazione con tutte le realtà presenti nel panorama dell’accoglienza, ospitalità e ristorazione; lo dimostrano i numeri. In questa estate del 2024 sono stati oltre 200 gli alunni e alunne dal secondo al quinto anno di studi che hanno frequentato periodi di tirocinio, in aziende situate a Milano, nel resto di Italia e anche all’estero, in quest’ultimo caso grazie soprattutto ai progetti Erasmus. Si tratta di collaborazioni con ristoranti, hotel, Relais&Château, G.D.O., ristorazione collettiva, pasticcerie e caffetterie perché riteniamo corretto che gli studenti abbiamo modo, durante il percorso scolastico, di fare esperienze in realtà differenti in modo da vedere, nel concreto, diverse organizzazioni e modalità operative.

E, sempre a proposito di numeri, se la normativa vigente indica un minimo di ore di P.C.T.O. (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) di poche settimane, noi offriamo, dal termine del secondo anno all’inizio del quinto anno, oltre 800 ore di attività professionale tra tirocini obbligatori e facoltativi (a seconda dell’indirizzo scolastico). A questa attività si è aggiunta da due anni la proposta di un percorso biennale post diplona con un ITS Academy dedicato alla figura del Food and Beverage Manager, a dimostrazione di quanto crediamo nella formazione continua, in un aggiornamento costante.

Nel mio ruolo di referente dei tirocini e orientatore dell’I.P.S.E.O.A. “Carlo Porta” credo fermamente nell’importanza della formazione, che deve essere congiuntamente umana e tecnico-professionale, e come me al “Carlo Porta” ci credono tanti colleghi e colleghe che collaborano all’organizzazione dell’alternanza scuola lavoro e dei tirocini e prima di tutti la dirigenza, che indirizza, guida e coadiuva costantemente queste importanti attività. 

Tuttavia, per raggiungere al meglio l’obiettivo di diplomare giovani preparati ad assumere un ruolo positivo nel mondo del lavoro, abbiamo bisogno di una collaborazione sempre più fattiva con le aziende e le confederazioni professionali, che operano nel turismo e nella ristorazione, un rapporto costante che significa continuo confronto e conoscenza reciproca. Difatti, se da un lato è necessario che gli operatori dell’educazione scolastica si confrontino con il mondo del lavoro, anche per comprenderne le evoluzioni, è altrettanto importante che i professionisti che operano sul campo comprendano come è strutturato il mondo della formazione, a quali principi istituzionali e organizzativi debbano corrispondere. Solo dialogando e conoscendoci meglio possiamo progredire assieme.

Per approfondire: Job in Tourism Educational: il lavoro si cerca a scuola

Job in Tourism Educational è il progetto di Job in Tourism dedicato alla formazione e rivolto agli studenti che ha come obiettivo avvicinare i ragazzi al mondo che incontreranno al termine degli studi offrendo loro competenze e strumenti pratici per cercare lavoro e candidarsi alle posizioni aperte nell’ospitalità e nella ristorazione in maniera efficace. 

Articolato in una serie di incontri di presentazione e confronto con gli studenti, che possono essere svolti sia in presenza che da remoto, Job in Tourism Educational propone una serie di moduli pratici che hanno come temi l’indicazione dei canali principali da presidiare nella ricerca di lavoro, la selezione delle offerte e la loro analisi, le modalità di candidatura e la scrittura ottimale del curriculum vitae.

Per informazioni sul progetto e per partecipare come scuola a Job in Tourism Educational scrivere a: commerciale@jobintourism.net.

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