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All´asta i gioielli siciliani di Acqua Marcia

Di Marco Beaqua, 12 Febbraio 2015

I sei hotel siciliani della holding Acqua Marcia andranno presto all’asta, nell’ambito del piano di riorganizzazione della società in concordato preventivo dal 2012. Si tratta di strutture dall’antica tradizione alberghiera come i palermitani Villa Igiea, Excelsior e Des Palmes, nonché del siracusano Des Etranger et Miramare, del catanese Excelsior e del recentemente rinnovato San Domenico di Taormina. Oggetto dell’asta, a cui saranno ammesse anche le offerte per i singoli asset, saranno sia le proprietà immobiliari, sia la gestione delle strutture. Secondo alcuni rumours raccolti dal quotidiano Il Sole 24 Ore, la base d’asta, per tutto il pacchetto, sarà posta a quota 250 milioni di euro: un cifra giudicata da molti esperti un po’ troppo elevata, considerando il fatto che molte strutture sono destinate ad andare incontro a lavori di ristrutturazione. Ciononostante pare che una serie di gruppi internazionali, di investitori italiani e di fondi sovrani abbiano già manifestato il loro interesse nei confronti degli asset isolani di Acqua Marcia. Tra gli acquirenti potenziali ci sarebbe, in particolare, la Item, compagnia controllata dallo sceicco di Abu Dhabi, Hamed Bin Al Hamed, già impegnata in un altro progetto ricettivo siciliano come l’Hilton Catania Capo Mulini. Ma interessata al lotto sarebbe anche Prelios Sgr, che starebbe agendo per conto di alcuni investitori internazionali: la stessa asset management company sta peraltro già svolgendo il ruolo di consulente per Starwood Capital e Melià, impegnate, in concorrenza con altre cordate, compagnie alberghiere e gruppi di investitori, in una serrata competizione per l’acquisizione di Una Hotels & Resorts.

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