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Alla ricerca della qualità

Di Luigi Porta, 6 Dicembre 2002

Mancanza di qualità

Ogni anno in Europa si verificano moltissimi problemi di “intossicazione alimentare”, la maggior parte di questi passano in modo inosservati, tali “intossicazioni” diminuirebbero applicando un corretto sistema d’igiene alimentare. Sfortunatamente gli esempi di mancata qualità nella ristorazione sono moltissimi ma questi non costituiscono la norma o per lo meno non dovrebbe costituirla.

Oggi il concetto della qualità è utilizzato ampiamente si potrebbe affermare anche che se ne abusa è utilizzato in modo indiscriminato specialmente in propaganda o in pubblicità è un concetto in parte contaminato dato che molte volte è stato erroneamente identificato col lusso o prodotti molto costosi si è cercato più volte di delimitarlo anche se la definizione che abbia conseguito maggior successo è di soddisfare le aspettative del cliente o addirittura superare le aspettative del cliente desiderando conferire una connotazione d’eccellenza all’idea di qualità.

Come si può quindi capire la qualità è in funzione di quello che i clienti si aspettano in ogni momento nel grado di sofisticatezza o del costo di un prodotto o di un servizio. Possono esistere dei ristoranti modesti di straordinaria qualità e al contrario altri di categoria elevata ma che la qualità non costituisce la virtù principale.

La qualità bisogna sentirla dentro, quando si fanno dei tentativi basandosi su una lezione più o meno assimilata ma non sentita, i dipendenti che ci servono assomigliano a degli automi perfettamente programmati ma privi d’ogni calore ed emozione. Non esitare per le preparazioni a vista d’avanti al cliente che costituiscono l’ orgoglio del professionista.

La qualità è in funzione delle aspettative del cliente

Evitare gli incidenti di percorso e discussioni inutili: ad esempio, meglio perdere una bottiglia che dei buoni clienti.

Quando un’impresa vuole raggiungere la qualità la prima cosa da fare è crederci un impegno che riguarda tutti i membri dell’impresa inclusi, i fornitori.

Il passo successivo è quello di immaginare la meta costruire una visione di come avvengono le cose alimentare i nostri sogni in modo che si possono rappresentare mentalmente le caratteristiche principali del nostro progetto.

Adottare una filosofia una cultura dei valori vederlo funzionare dentro dì noi come a noi piacerebbe che funzionasse elevare il nostro spirito sopra alle piccole realtà quotidiane e guardando al futuro, perché il futuro è qui dietro l’angolo.

Per questo motivo dobbiamo condividere la nostra visione il nostro entusiasmo con tutto il personale ma oltre a questo è assolutamente necessario unire il destino dell’impresa a quello dei lavoratori, e che l’interesse generale di tutti vada nella stessa direzione.

Questi sono i pilastri portanti sui quali si deve costruire la gestione della qualità e senza la quale qualsiasi tentativo non sarà altro che una commedia interpretata davanti alla platea.

Il risultato della giusta gestione della qualità, è la vittoria, il cui conseguimento va attribuito all’unico autore possibile: il personale.

E importante costituire uno staff solido e che duri nel tempo: troppi cambiamenti improvvisati non giovano alla corretta gestione dell’azienda.

Il fattore determinante della qualità è quello umano.

Fare tesoro degli errori come materia di sperimentazione per non commettere nuovamente gli stessi; e se vorrete mettere in pratica i consigli che vi ho appena fornito e dei quali probabilmente siete già a conoscenza potrete raggiungere la qualità.

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