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Alla Leopolda arriva lo chef 3.0

Il congresso Fic si apre al pubblico e coinvolge i sommelier e altre realtà del food & beverage

Il congresso Fic si apre al pubblico e coinvolge i sommelier e altre realtà del food & beverage

Di Marco Bosco, 3 Settembre 2015

Un congresso inedito, che per la prima volta apre le proprie porte al pubblico, «perché è il momento di uscire dalla cucina del ristorante e prendere per mano il consumatore accompagnandolo a conoscere la passione e insieme la complessità della nostra professione», spiega il presidente Fic, Rocco Pozzulo. Promosso dalla Federazione italiana cuochi e dall’Unione regionale cuochi toscani (Urct), con la preziosa partnership della divisione toscana dell’Associazione italiana sommelier (Ais) e di Cocktail in the world, «Food and wine in progress. Visioni, valori e vantaggi» è l’evento che si svolgerà alla stazione Leopolda di Firenze dall’8 al 10 novembre 2015. E cuore della kermesse gigliata sarà proprio il ventottesimo congresso nazionale della Fic, con un programma ricco di dibattiti, convegni didattici, cooking show, master, incontri con le istituzioni, nonché con i produttori agroalimentari e del vino, con i ristoratori, i sommelier, i barman e altri attori ancora del mondo dell’offerta enogastronomica italiana e internazionale.
«Il tema del congresso sarà il cuoco 3.0», riprende Pozzulo: «Una sorta di provocazione che vogliamo lanciare a tutti, ma non fine a se stessa, bensì in grado di incarnare gli obiettivi che come federazione ci sentiamo di promuovere e diffondere, in un momento nel quale il cibo ha un ruolo che va oltre la sua primaria funzione del nutrire». Ma quali sono esattamente questi obiettivi? «Noi li abbiamo riassunti in tre «V»: quella di valori, prima di tutto sociali, perché il cuoco ha delle responsabilità nei confronti del consumatore, ma anche verso i produttori di materie prime. Ma valori anche promozionali, perché il cuoco può far conoscere un territorio attraverso i piatti e le sue eccellenze. Valori infine gustativi, perché non ci dimentichiamo che dobbiamo creare emozioni nelle persone. «V» poi come vantaggi: quelli economici, per tutta una filiera che va oltre quella dell’agroalimentare, e quelli sociali, perché creiamo posti di lavoro e opportunità anche per i più giovani, in un momento in cui ce n’è bisogno. «V» infine come visioni: quelle che stimolano ogni giorno la creatività mossa dalla professionalità dei cuochi di oggi, che guardano a ieri pensando a domani».
Nella cornice della stazione Leopolda, sede strategica dell’evento, sita a pochi metri dal centro storico di Firenze e facilmente raggiungibile da ogni direzione, saranno quindi allestite quattro aree. Qui sono attesi oltre 5 mila visitatori, che potranno incontrare più di 1.500 cuochi, tra i quali oltre 20 stellati, 150 aziende vitivinicole e altrettante legate ai settori del beverage e del food. Durante la tre giorni del Food and wine in progress si alterneranno ai fornelli i più prestigiosi cuochi del panorama nazionale, che cucineranno in diretta e racconteranno al pubblico le loro esperienze e la propria filosofia gastronomica. La nazionale italiana cuochi si esibirà inoltre in varie dimostrazioni e preparazioni.
«La Toscana con oltre 1.200 cuochi costituisce un fiore all’occhiello per la federazione e anche per questo siamo orgogliosi di ospitare il congresso dopo oltre 40 anni», racconta per parte sua il presidente Urct, Franco Mariani. «Alla Leopolda saranno presenti tutti gli attori di una filiera che noi come cuochi abbiamo il compito di tutelare e di promuovere».
L’Associazione italiana sommelier Toscana, che a oggi conta 3.285 soci e 1.152 corsisti (di cui circa il 40% donne) parteciperà infine a Food and wine in progress con il progetto «Eccellenza di Toscana», che prevede degustazioni guidate da sommelier Ais dei migliori vini delle aziende incluse nella Guida 2016 della stessa Ais Toscana. Ci sarà poi anche un’area specifica dedicata ad assaggi di selezioni speciali e verticali di annate particolari, con grande attenzione per l’abbinamento cibo-vino. «Noi ci presentiamo alla Leopolda come partner ideali, desiderosi di offrire il nostro supporto di promotori del buon bere, grazie alla nostra ormai cinquantennale esperienza», conclude il presidente di Ais Toscana, Osvaldo Baroncelli. «Proprio quest’anno, infatti, compiamo i nostri primi 50 anni di attività. E quale miglior modo che quello di festeggiare questa importante ricorrenza, essendo parte viva e attiva del Food and wine in progress?».

Al via la competizione per la grafica della tessera 2016

Torna il concorso per la progettazione grafica della tessera sociale della Federazione italiana cuochi. Lanciata già nel 2014, la competizione mira a rendere la card associativa non solo un gadget collezionabile, ma pure un ulteriore strumento condiviso, capace di offrire a tutti gli associati e non solo la possibilità di esprimere la propria creatività. Quanti intendono partecipare al concorso per la tessera 2016 dovranno quindi inviare alla Fic un’immagine, anche in formato digitale, che rappresenti la categoria delle berrette bianche italiane, entro il prossimo 25 settembre. Le proposte ricevute verranno selezionate da una apposita giuria e le migliori cinque saranno successivamente sottoposte a un’ulteriore votazione elettronica, che vedrà partecipi tutti i soci Fic. Le associazioni e le unioni regionali, ove lo riterranno opportuno, potranno coinvolgere nel concorso anche gli istituti d’arte e di design presenti sul loro territorio. All’autore della tessera vincitrice verrà assegnato, tra le altre cose, un trofeo ricordo e l’ospitalità al congresso nazionale della Leopoloda per due giornate.

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