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Aira: a che punto siamo

Di Luciano Manunta, 12 Giugno 2009

Continua il percorso di Job in Tourism volto a capire il presente e il prossimo futuro delle associazioni di categoria del settore dalla viva voce di coloro che attualmente ne guidano le sorti. Dopo aver parlato, nei numeri scorsi, della Federazione italiana cuochi e dell’Ada, è ora la volta di Aira. Ospitiamo perciò volentieri questa riflessione del suo presidente Luciano Manunta.

Quando due anni fa circa decisi di accettare candidatura e presidenza nazionale mi ripromisi, dopo essere stato eletto, di trasmettere a mia volta tutta la passione che in più di vent’anni l’associazione mi aveva fatto coltivare e vivere. Grazie all’esperienza maturata e ai buoni risultati ottenuti nel direttivo regionale Lombardia, ho così potuto proporre anche su scala nazionale il percorso Incontri&Formazione: un progetto di largo respiro fatto di riunioni, tavole rotonde, convegni e seminari tesi a coinvolgere tutte le persone che direttamente o indirettamente fanno parte del nostro settore, per creare aggregazione e cercare di far conoscere meglio le innumerevoli professioni che intorno a esso ruotano. I prossimi e imminenti appuntamenti riguarderanno, in particolare, temi come «l’eco-sostenibilità in hotel e non solo», di cui sono peraltro previsti ciclici aggiornamenti, ma tratteranno anche della figura del barman, dell’organizzazione degli eventi e del nuovo protocollo del primo soccorso.
Grazie all’impegno e alla disponibilità di diversi insegnanti, si sta inoltre sempre più consolidando la collaborazione con gli istituti alberghieri e turistici: sia attraverso l’organizzazione di convegni presso le sedi delle scuole, tra cui fantastici e coinvolgenti trovo, in particolare, gli appuntamenti che in occasione di ogni semestrale nazionale Aira si tengono sempre in città diverse e vedono impegnati gli studenti nella presentazione di vini del luogo, con piatti e prodotti da loro cucinati; sia tramite la partecipazione di docenti Aira per la terza area nei progetti di alternanza scuola-lavoro e nelle commissioni di esami. È nei nostri programmi, infatti, contribuire affinché la distanza abissale, che solo fino a qualche anno fa c’era tra mondo operativo e scolastico, possa essere notevolmente ridotta se non addirittura annullata. In vista degli annunciati tagli alla pubblica istruzione, inoltre, ritengo questo sodalizio più che mai determinante affinché gli studenti di oggi possano disporre di valide opportunità per diventare i nostri futuri e preparati colleghi di domani. Un altro progetto destinato ad ampie prospettive è la collaborazione con l’Istituto europeo per il turismo – Uet, i cui corsi di formazione personalizzati, anche attraverso i fondi interprofessionali, potranno contribuire a quella crescita professionale di cui si avverte grande necessità.
Nell’ultimo decennio, inoltre, l’evoluzione di Aira è riuscita ad andare di pari passo con la trasformazione della nostra professione, grazie sopratutto al forte spirito di adattamento che da sempre ci caratterizza come erogatori di servizio. Il nostro organo di stampa ufficiale, da diversi anni degno sostituto di Reception, le cui origini risalivano ai tempi in cui veniva ciclostilato dai fondatori dell’associazione, è Hotel Domani, che ha notevolmente contribuito a una nostra più ampia visibilità e identificazione, andandosi a sommare a quella procurataci da Job in Tourism, che si è sempre dimostrato attento e sensibile alle nostre iniziative. Grande è infine la soddisfazione nell’assistere alla nascita di diversi nuovi gruppi direttivi regionali, che stanno assicurando quel naturale ricambio generazionale teso a fortificare la continuità e la credibilità che da sempre contraddistingue Aira. Questo mi ha permesso di dedicarmi maggiormente alla tavola rotonda permanente delle associazioni, come ama definirla il coordinatore e segretario nazionale di Solidus, Renato Andreoletti. La possibilità di vedere unite tutte le più importanti associazioni del comparto turistico-alberghiero non è più un sogno ormai, ma una seria e concreta possibilità di diventare un punto di riferimento del neo rinato ministero del turismo, per il cui ripristino Solidus si batteva quando nessuno ne faceva cenno. Questa è ovviamente la posta più grande su cui mi piacerebbe scommettere, se è vero quanto Henry Ford diceva: «Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme un progresso, lavorare insieme un successo».

*Presidente Aira, vicepresidente Solidus

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