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Aibes organizzerà ancora il Training center Europe

Di Marco Beaqua, 23 Aprile 2010

Che l’arte del bere miscelato trovi in Italia una delle sue massime espressioni non è una novità: lo dimostrano i numerosi riconoscimenti conseguiti a livello internazionale dai barman Aibes nel corso degli anni, ma anche i successi professionali ottenuti all’estero dai nostri professionisti dell’arte dei cocktail. Basti pensare al gran numero di italiani che lavorano nei più prestigiosi locali di Londra, che oggi è considerata la città più all’avanguardia nell’ambito del bartending.
Questi successi, prima di tutto frutto dell’abilità dei singoli, sono però almeno parzialmente dovuti anche al grandissimo impegno che l’Associazione italiana barman e sostenitori (Aibes) profonde nell’ambito della formazione. Un’attività continua, svolta capillarmente in tutte le sezioni dell’associazione da professionisti specificamente preparati per l’insegnamento, sotto la guida di una commissione didattica che elabora nuovi programmi in base alle esigenze formative dei soci e alle tendenze del mercato. E tale capacità Aibes sul fronte della formazione è stata riconosciuta ora anche a livello internazionale. Per il terzo anno consecutivo, infatti, l’International bartender association (Iba), di cui fa parte anche l’Aibes, ha assegnato all’Italia il compito di organizzare il Training center Europe. Il prestigioso corso si terrà anche quest’anno presso l’hotel Laguna Palace di Mestre, dal 25 aprile al 6 maggio, e vedrà la partecipazione di un folto gruppo di barman provenienti da tutta Europa.
La notizia è stata ufficialmente annunciata in occasione della seconda edizione dell’evento milanese dedicato alle ultime tendenze del bartending, Barmood 2010, occasione durante la quale è stato comunicato anche un altro grande riconoscimento ottenuto da Aibes: l’incarico di redigere una nuova stesura dei cocktail codificati Iba. A tale riguardo, il presidente Giorgio Fadda è già impegnato in prima linea nella riscrittura delle ricette. Una riscrittura che prevede anche l’inserimento di nuovi drink e il recupero di cocktail tradizionali tornati di grande attualità. La prima bozza ha già ottenuto importanti consensi nel corso dell’ultima riunione Iba e si aspettano ora gli apporti di altre associazioni per completare il lavoro, in modo da dare visibilità anche alle tendenze in atto in altri paesi.

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