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AI e candidature: come tutelare autenticità e dati personali

La tecnologia offre oggi vantaggi enormi nell'ambito tanto della ricerca del lavoro quanto della selezione del personale – dall’automazione alla semplificazione dei processi – ma va usata con criterio: i consigli degli esperti

La tecnologia offre oggi vantaggi enormi nell'ambito tanto della ricerca del lavoro quanto della selezione de

Di Job in Tourism, 22 Luglio 2025

L’intelligenza artificiale sta entrando sempre più anche nel mondo del recruiting, non solamente grazie ai software che permettono alle risorse umane di vagliare e analizzare i curriculum semplificando e velocizzando i processi di selezione, ma anche – lato candidati – come strumento per redigere il proprio profilo. Se da una parte, tuttavia, l’AI può essere utile nel valorizzare le competenze e la loro presentazione, dall’altra il rischio che l’uso dello strumento “scappi di mano”, favorendo la creazione di cv poco autentici, è molto alto.

Foto professionali generate con l’AI, cv creati automaticamente, video colloqui con profili difficilmente verificabili sono situazioni con le quali sempre più spesso i recruiters possono trovarsi ad avere a che fare, soprattutto nelle selezioni da remoto, come segnalano dalla società internazionale di HR Robert Walters.

Come comportarsi, dunque? Ecco qualche consiglio degli esperti per sfruttare nel modo corretto le potenzialità dell’AI, muovendosi sempre nel solco della correttezza e della buona fede.

Prima regola: consapevolezza

Il cambiamento digitale sta ridefinendo le dinamiche del recruiting: se da un lato apre nuove opportunità, dall’altro richiede maggiore attenzione da parte di tutti gli attori coinvolti: “Non si tratta di allarmarsi ma – è il consiglio di base – acquisire consapevolezza sui nuovi strumenti e comportamenti digitali, per tutelare la propria identità e valorizzare il proprio profilo in modo autentico”.

AI e foto: opportunità o rischio?

Grazie a strumenti sempre più accessibili, creare una foto professionale con l’intelligenza artificiale è oggi molto facile. Tuttavia, in fase di selezione, l’autenticità resta un valore fondamentale. Molti recruiter preferiscono immagini che restituiscano un’impressione realistica e coerente della persona, anche se non perfette. Una foto “troppo artefatta” – è il suggerimento – può creare un senso di distacco e rendere più difficile stabilire un legame di fiducia durante il processo di selezione. Una semplice immagine professionale, aggiornata e naturale, resta la scelta più efficace.

Attenzione all’uso dei dati online

In un contesto sempre più connesso – osservano ancora gli esperti – è importante prestare attenzione a come e dove si condividono le informazioni professionali. Alcuni candidati hanno scoperto che i propri dati sono stati utilizzati, senza consenso, per inviare candidature non autorizzate. Avere profili social professionali curati è fondamentale, ma è altrettanto importante limitare la visibilità di dati sensibili e attivare strumenti di sicurezza come l’autenticazione a due fattori:  piccoli accorgimenti che possono fare la differenza.

Annunci falsi e contatti sospetti: come riconoscerli

In alcuni casi, le truffe legate al lavoro si presentano sotto forma di offerte apparentemente interessanti, ma poco trasparenti. Richieste di pagamento anticipato per corsi, documentazione o strumentazione sono segnali da non ignorare. È utile ricordare che le società di selezione serie non chiedono mai denaro ai candidati. In caso di dubbi, è sempre consigliabile verificare l’identità del recruiter e l’affidabilità dell’annuncio – ad esempio controllando il sito aziendale o cercando recensioni online.

Consigli per i candidati

Riassumendo, per quanto riguarda i candidati in cerca di lavoro, i consulenti consigliano di affrontare il processo di selezione con serenità e sicurezza, seguendo pochi accorgimenti. Ovvero, utilizzare foto autentiche e professionali, aggiornate e coerenti con la propria immagine attuale, proteggere i propri documenti di candidatura con watermark o segni distintivi, attivare misure di sicurezza digitale, come l’autenticazione a due fattori, verificare l’affidabilità degli annunci e dei contatti ricevuti. E, ancora, evitare di fornire dati personali a piattaforme o interlocutori poco trasparenti e, in caso di offerte particolarmente allettanti, fare una verifica in più, che non costa nulla, ma può evitare spiacevoli sorprese.

Infine, concludono gli esperti di Roger Walters, “l’aspetto umano, l’autenticità e la trasparenza restano elementi chiave per costruire un percorso professionale solido. Investire nel proprio profilo, mantenere coerenza tra immagine online e realtà, e selezionare con attenzione i canali a cui affidarsi sono oggi le migliori strategie per distinguersi in modo positivo“.

 

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