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Affitti brevi: Firenze “non arretra di un millimetro”

Il Comune smentisce il congelamento della norma che vieta nuovi affitti brevi nel centro storico e, anzi, il sindaco Nardella non esclude ulteriori provvedimenti anche in altre zone della città. Intanto, è atteso per il 9 maggio il pronunciamento del TAR sul provvedimento

Il Comune smentisce il congelamento della norma che vieta nuovi affitti brevi nel centro storico e, anzi, il

Di Job in Tourism, 26 Marzo 2024

La delibera dello scorso autunno che, prima nel suo genere in Italia, mira a regolamentare il fenomeno degli affitti turistici brevi bloccando nuove aperture nel centro storico di Firenze, Patrimonio Unesco, “è e resterà pienamente operativa“. La precisazione è arrivata nei giorni scorsi dal Comune, che ha smentito il “congelamento” del tanto discusso provvedimento di cui si era parlato nell’ambito dell’approvazione del Regolamento Urbanistico cittadino in corso in queste settimane. Tutto questo, in attesa che il prossimo 9 maggio sul provvedimento si pronunci il TAR dopo i numerosi ricorsi presentati dai proprietari di case in affitto.

Nessun congelamento

“È falso che lo stop agli affitti brevi sia congelato”, ha voluto sottolineare il Comune evidenziando che “la delibera ‘affitti brevi’ è comunque pienamente operante, restano vigenti le misure di salvaguardia e quindi continua a valere il divieto di iscrizione per gli affitti brevi in area Unesco“.

L’amministrazione comunale ha poi spiegato il perché del presunto stop: “Questa norma è frutto di una delibera di variante al Regolamento Urbanistico vigente che resterà in vigore per i prossimi mesi. L’emendamento a cui si fa riferimento è un atto dovuto e ha proprio l’obiettivo di assicurare la corretta conclusione della variante al RU nel rispetto di leggi e regolamenti e proteggerne il percorso amministrativo. Il Piano Operativo non contiene questa parte sugli affitti brevi perché l’iter della variante al Regolamento Urbanistico vigente non è ancora concluso, è oggetto di numerose osservazioni e ricorsi in risposta ai quali, per mantenere l’operatività e la legittimità del divieto in atto, si è preferito attendere la pronuncia del TAR dato che è stata fissata per il 9 maggio.  L’allineamento sarà tempestivamente reinserito nel POC una volta che questo avrà l’ok della Regione. L’amministrazione si augura che il Tar confermi una scelta importante e coraggiosa fatta dalla città dopo anni di inutile attesa di una legge nazionale che tutelasse i nostri centri storici e alleggerisse la pressione abitativa”.

“Non arretriamo di un millimetro”

Molto chiaro è stato il sindaco di Firenze, Dario Nardella, da sempre in prima linea sul tema della regolamentazione degli affitti brevi, che non ha escluso un’estensione della norma anche ad altre zone della città: “Sulla battaglia contro la deregulation degli affitti turistici brevi non arretriamo di un millimetro, ma anzi – ha detto – rilanciamo e siamo pronti a valutare possibilità di estensione del potere di regolamentazione anche tenendo conto dell’evoluzione della nuova legge regionale. Ci aspettiamo sempre dal Governo il varo di una disciplina nazionale che supporti Regioni e Comuni in questa attività. L’Italia è l’unico Paese d’Europa a non avere una disciplina organica sugli affitti turistici brevi. Siamo praticamente fermi all’anno zero mentre nelle nostre città esplodono gli affitti e i così delle case, mancano alloggi universitari e fondi per il patrimonio abitativo pubblico. A Firenze abbiamo deciso di non stare a guardare e aspettare una legge che finché ci sarà questo governo non arriverà mai, per questo andiamo avanti con la delibera urbanistica e ci prepariamo a far valere le nostre ragioni nell’udienza al TAR“.

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