È uno dei parametri ai quali molto operatori del turismo hanno prestato particolare attenzione in questi mesi di ripartenza post-Covid perché particolarmente indicativo di una effettiva stabilizzazione dei flussi e della domanda turistica: l’advance booking. Prenotazioni e partenze sono, infatti, ripartite con un grande sprint già da tempo, ma sono le vendite anticipate – e il lasso di tempo che intercorre tra le prime e le seconde – a rivelare ancor più chiaramente se e quanto le persone abbiano riacquistato una confidenza effettiva con l’idea stessa del viaggio al punto da acquistarne uno con largo anticipo, nonostante il clima di incertezza globale nel quale siamo ancora immersi. E un segnale sicuramente incoraggiante, in tal senso, è arrivato in questi giorni da Club Med: la compagnia ha infatti comunicato come, nella prima settimana di apertura delle vendite per l’inverno 2023-2024, abbia registrato un vero e proprio boom tanto da diventare il periodo in cui ha registrato più prenotazioni negli ultimi 10 anni.
I dati record
Le prenotazioni per il prossimo inverno – ha reso noto Club Med – hanno già fatto registrare un aumento del 76% rispetto al 2022 ed è aumentato anche il numero dei clienti, cresciuti del 65% rispetto allo scorso anno. Un altro dato interessante è quello relativo alle destinazioni, con le mete a lungo raggio tornate a essere le più richieste dagli italiani, con un incremeto del 60% rispetto alle vendite della stagione invernale 2022-2023. Le Maldive, in modo particolare, si confermano la meta preferita, seguite da Repubblica Dominicana, Guadalupa e Seychelles. Altra novità, la forte richiesta verso le destinazioni di montagna, che vedono un aumento delle prenotazioni del 154% rispetto all’anno precedente. L’85% delle prenotazioni effettuate riguardano il periodo natalizio e Capodanno, un dato che – evidenzia Club Med – conferma la ritrovata voglia di viaggiare degli italiani durante le festività.
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