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ADA raccoglie le previsioni dei direttori d’albergo

Di Job in Tourism, 13 Aprile 2020

Dati negativi e costi aggiuntivi per sanificazioni di spazi comuni, cucine, camere. È questo il quadro che emerge da un’indagine flash tra i direttori d’albergo d’Italia per valutare le preoccupazioni del comparto, condotta dal Centro Studi Manageriali ADA – Osservatorio ADADisplay.
“Come prevede sarà il periodo giugno-settembre 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente? E come prevede la Pasqua?” E ancora. “In riferimento alla sua struttura ricettiva, si sono resi necessari interventi mirati al rafforzamento della sanificazione delle camere, degli spazi comuni, delle cucine, del ristorante?”.
Spiega l’associazione che la diffusione del Coronavirus ha avuto un impatto negativo sulle strutture sia per fatturato che per prenotazioni e flussi turistici stranieri stimata dagli intervistati tra il 95% e il 97%.
Ai manager d’albergo intervistati è stato chiesto di esprimere una valutazione sulla situazione generata dalla crisi Coronavirus: per la quasi totalità degli intervistati (97%) le conseguenze sono state decisamente negative, sia sul fronte del fatturato (l’aspetto più penalizzato), sia su quello di prenotazioni e flussi turistici stranieri. Inoltre, si sono dovuti rendere necessari interventi per rafforzare la sanificazione degli ambienti tra camere, spazi comuni e, se presenti, cucina e ristorante. In effetti: in più del 50% dei casi nelle strutture ricettive a fini precauzionali si sono attivati ulteriori interventi di sanificazione, pulizia ed igienizzazione.
Ma qual è lo scenario futuro che i manager si prospettano?
Da segnalare che l’indagine è stata condotta quando ancora si stimava una certa riapertura del Paese per Pasqua, ipotesi poi fattasi più remota. E dunque ancora si parlava di previsioni per il periodo della ricorrenza, in ogni caso negative: circa il 90% dei rispondenti si era dichiarato convinto che rispetto all’anno precedente ci sarebbe stata un’importante flessione. Passando alle previsioni per giugno-settembre 2020, si evidenzia la presenza diffusa di indecisione ed incertezza: circa un quarto dei manager d’albergo intervistati non riesce a fornire una valutazione precisa, rispondendo un “non so”. E solo in bassissime percentuali (tra l’1 ed il 3%) si prevedono aumenti moderati o sensibili di fatturato, durata media del soggiorno e flussi, sia italiani che stranieri.

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