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Accor cerca liquidità per superare la crisi Covid

Di Job in Tourism, 12 Giugno 2020

I grandi gruppi cominciano a vedere segnali positivi: è quello che condivide per esempio Accor, che già da metà maggio ha cominciato a registrare una ripresa del business: i 250 hotel che avevano chiuso temporaneamente i battenti hanno cominciato a riaprire, tanto che al momento il 42% del network è operativo. Nel dettaglio, si vedono sviluppi positivi in mercati come Francia, Germania e Cina. Come sta reagendo il gruppo a questo periodo di difficoltà nel cash-flow? Fonti internazionali spiegano che Accor ha siglato un accordo per un’apertura di credito Revolving Credit Facility, RCF di 560 mln per il sostegno nel periodo di crisi. Questo porta il livello di liquidità del gruppo a superare i 4 mld, che potrebbe coprire circa altri 40 mesi di operazioni nelle attuali condizioni di mercato. Naturalmente, anche se i Paesi stanno pian piano riaprendo i propri confini, i viaggi internazionali rimangono difficili, per questo Accor, come tante altre realtà, si sta concentrando sui mercati domestici.

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