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A Porto Tolle la centrale elettrica diventa un villaggio open-air

Di Giorgio Bini, 22 Luglio 2019

Quello dell’ex Ospedale a mare al Lido di Venezia non sarà l’unico progetto in cantiere per il rilancio di aree dismesse in Veneto: arriva infatti anche la riconversione dell’ex centrale elettrica di Porto Tolle, in provincia di Rovigo, che ha cessato le attività di produzione l’1 gennaio 2015.
Ottomila turisti al giorno, natura, sport e eccellenze locali nel villaggio turistico open air che nascerà al posto dell’impianto: questo in sintesi lo sviluppo previsto grazie al progetto “Delta Farm”, con la creazione di un villaggio turistico destinato a diventare un nuovo punto di riferimento per il settore outdoor in Europa e un volano per la valorizzazione del Delta del Po. Da qualche settimana è stata annunciata la firma del preliminare di vendita per la cessione del sito tra Enel e Human Company, che ha presentato la proposta di riconversione dell’area.
Il progetto vuole coniugare biodiversità ed eccellenze locali, con un investimento totale previsto di circa 60 milioni di euro: il villaggio occuperà una superficie di 110 ettari, 20 dei quali di area boschiva, con aree ricettive destinate alle diverse tipologie di ospitalità open air, dalle piazzole alle case mobili. Verrà realizzato da Human Company, gruppo che conta oggi otto villaggi in Italia, a cui si affiancano tre ostelli di lusso a Firenze, Berlino e Praga e l’hotel di charme Villa La Palagina nelle colline intorno a Figline Valdarno. Tra le principali attrazioni previste c’è un polo sportivo multifunzionale, con un’area per gli sport acquatici, e spazi dedicati al benessere attraverso percorsi di attività, esperienze sensoriali e allenamenti rigeneranti. Anche il territorio sarà protagonista, grazie a un centro visite per la valorizzazione delle eccellenze ambientali e paesaggistiche e uno per lo sviluppo delle produzioni ittiche e agricole tipiche, accompagnate dalla proposta food locale.

Riqualificazione con Futur-e

La proposta per dare nuova vita al sito dell’ex centrale di Porto Tolle rientra nel programma Futur-e di Enel, che ha l’obiettivo di riqualificare, insieme alle comunità locali, i siti di 23 centrali termoelettriche e di una ex area mineraria che hanno concluso o stanno per concludere il loro ruolo nel sistema energetico nazionale. L’iniziativa di Porto Tolle è stata individuata attraverso un concorso di progetti che ha coinvolto attivamente il territorio e il mondo accademico, con l’obiettivo di selezionare soluzioni per il futuro dell’area che fossero in linea con le necessità e le aspettative della comunità locale.

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