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A Milano è nuovamente tempo di Tfp Summit

Di Job in Tourism, 14 Gennaio 2016

Ti mancano risorse qualificate? Cerchi personale per la stagione? Torna l’evento Job in Tourism dedicato all’incontro tra domanda e offerta di lavoro nel mondo del turismo. L’appuntamento di quest’anno è per il prossimo 5 febbraio, presso l’Atahotel Executive Milano di via Don Luigi Sturzo, a pochi passi dalla stazione di Porta Garibaldi.
Come vuole consuetudine, il programma del Tfp Summit 2016 prevede una serie di colloqui di lavoro per posizioni aperte, l’elenco delle quali si può trovare direttamente sul sito. Anche la formula è sempre la stessa: snella, diretta e focalizzata sulle necessità di chi desidera incontrare faccia a faccia i responsabili recruiting di numerose aziende turistiche italiane e internazionali. Perché il Tfp Summit è una job fair a elevata qualificazione, che accoglie da sempre solo le più importanti imprese del mondo dell’ospitalità, del tour operating, delle agenzie di viaggio, del business travel e dei trasporti.

Club Med firma un’iniziativa speciale per l’edizione 2016

Dopo l’anticipazione dello scorso ottobre, ecco finalmente svelati i piani Club Med per il Tfp Summit 2016: «Apriremo con una presentazione dell’azienda riservata ad alcuni profili pre-selezionati tra coloro che risponderanno agli annunci Job in Tourism. Un modo per approfondire la conoscenza di chi siamo, cosa facciamo, ma soprattutto come lo facciamo: per spiegare, insomma, l’unicità di una collaborazione con il Club Med, che non è solo un lavoro ma una vera e propria esperienza di vita», ci racconta Helga Niola. Era stata proprio lei, infatti, ad anticiparci in un’intervista pubblicata tre mesi fa l’idea di un’iniziativa speciale per l’evento milanese dedicato alle risorse umane nel turismo. «Sarà tutto molto divertente e interattivo, ma soprattutto molto interessante», prosegue la South Europe recruiting manager. «In programma, ci saranno interviste e testimonianze sia in video sia dal vivo, con alcuni referenti aziendali che parleranno della loro esperienza e dei possibili percorsi di crescita firmati Club Med. Ma non finisce certo qui, perché parallelamente a questa presentazione ad hoc porteremo avanti come sempre anche i colloqui al nostro desk tradizionale aperto alle candidature spontanee».
Quali sono quindi i profili richiesti? «In vista delle pre-selezioni cerchiamo in particolare housekeeping manager, responsabili ristorante, Club Med business manager (gruppi e incentive) e business manager (vendite in generale), nonché room division manager, food & beverage manager e capi reception», spiega ancora Helga Niola. Per quanto riguarda le candidature spontanee, invece, sono davvero numerosi i profili a cui è interessato il gruppo: si va dalla cucina, per cui l’obiettivo è incontrare cuochi capi partita, demi chef, pasticceri, barman e sommelier, alle esigenze dei comparti per l’infanzia e lo sport, dove si cercano soprattutto animatori specializzati e assistenti bagnanti. Sempre benvenute sono infine anche le candidature di receptionist e terapisti spa.
«L’ideale è arrivare conoscendo già molto bene l’azienda a cui ci si sta rivolgendo: cosa cerca, quali sono i suoi valori…», è il consigli a tutti di Helga Niola. «E questo, per capire se il proprio profilo ha una reale corrispondenza con quanto cercato. Per noi, inoltre, sono fondamentali le caratteristiche personali, l’approccio al cliente e la voglia di vivere un’esperienza a 360 gradi. Perché lavorare per il Club Med significa diventare creatori di legami e di felicità, in un ambiente dove condividere e trasmettere valori quali la convivialità, la multi-culturalità, lo spirito pionieristico, la responsabilità e la gentilezza. In tale contesto, anche le competenze tecniche sono certo importanti, soprattutto per i ruoli manageriali. Tuttavia Club Med investe molto in formazione e sono numerosi i professionisti che da noi crescono internamente. Tra l’altro contiamo pure su un’università dei talenti, che segue da vicino i percorsi di carriera con programmi tecnici propri e di aziende esterne d’eccellenza, nonché con corsi di livello manageriale e piani dedicati allo sviluppo delle cosiddette competenze soft».

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