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A Las Vegas tutto è possibile

Di Antonio Caneva, 4 Giugno 2010

«Right here, right now» è stato lo slogan della cinquantaseiesima convention di Choice Hotels International, tenutasi al Mandalay Bay hotel di Las Vegas. E «Right here, right now» è l’esordio sul palco di Steve Joyce, presidente della compagnia. «Right here, right now» è quanto viene ripetuto con continuazione nel corso di tre giorni, ricchi di eventi, incontri, seminari, occasioni di business, feste, euforia generale.
Dovete ospitare 6 mila persone in un unico albergo? Dovete mettere a cena, a sedere, 5 mila ospiti in una unica sala? Dovete organizzare contemporaneamente decine di sessioni? Non c’è problema: esiste un posto al mondo dove tutto è possibile ed è Las Vegas. L’autista del taxi che mi porta all’aeroporto qualifica come piccola la convention Choice: qui si comincia a parlare di numeri importanti dai 50 mila in su.
Ha un suo stile particolare, Steve Joyce, nel parlare ai partecipanti al convegno (franchisee dei numerosi brand Choice) e si rivolge loro con familiarità; li rende partecipi dei risultati e degli sviluppi della compagnia, li abbraccia idealmente nella condivisione dei programmi del gruppo. Qui nessuno si sente lontano: piccolo o grande operatore che sia, è chiamato a condividere lo sviluppo Choice come un proprio sviluppo. E Choice Hotels è una compagnia di franchising alberghiero che attualmente conta oltre 6 mila alberghi aderenti, per un totale di 485 mila camere distribuite in più di 35 paesi differenti.
Ci sono momenti entusiasmanti nel corso della convention: quello della proclamazione dei vincitori del concorso per il migliore albergo di ciascun brand, «Inn of the year 2010», è tra i più vivaci. Molto americana la premiazione: il nome del vincitore viene accolto oltre che dall’applauso del pubblico, anche dalle esclamazioni e dai gridolini di gioia dei presenti. E sono emozionati i vincitori mentre salgono sul palco per ricevere la targa e stringere la mano del presidente.
Una sala immensa, il Market place, accoglie gli stand dei fornitori consigliati da Choice: prodotti che vanno dai badge al caffè, dai mobili alle proposte informatiche. È interessante parlare con i rappresentanti delle società presenti: si coglie uno spaccato dell’economia americana, anche questa in crisi, che guarda però a una prossima ripresa.
Choice, in particolare, è presente principalmente negli Usa ma sta sviluppando una politica di internazionalizzazione di successo. In Europa opera con due modelli; mentre in Scandinavia è attivo un master franchisor, negli altri paesi opera direttamente, con una direzione generale in Germania, cui sovrintende Margit Hug, e sedi in ogni paese di rilevante importanza. In Italia la responsabilità è di Sabina Giese, che sta cogliendo, per un rapido sviluppo, le occasioni che offre il nostro paese, in bilico tra gestioni tradizionali di tipo padronale e sviluppo nel franchising, con le conseguenti opportunità altrimenti di difficile realizzazione per singole strutture.
Joyce non nasconde le difficoltà del momento. Difatti, malgrado la crescita continua del numero di strutture aderenti al sistema, l’anno scorso la diminuzione dei ricavi e dell’occupazione dei singoli alberghi ha conseguentemente causato una riduzione del fatturato Choice: dai 641,7 milioni di dollari del 2008 ai 564,2 milioni dell’anno scorso. Quest’anno le cose vanno meglio, il numero di alberghi continua a crescere, ma si prevede solo per l’anno prossimo un pieno recupero dei volumi di fatturato.
Sleep Inn, infine, uno dei marchi storici Choice, è arrivato a maturazione e si è deciso un sostanziale rifacimento delle strutture; nel corso della convention, Brenda Wulff, interior designer director del gruppo, presenta la camera campione e illustra tutto il progetto: bei colori e arredi eleganti per un brand posizionato centralmente nella scala di proposte Choice. Ci si aspetta che tutti gli alberghi aderiscano al progetto di rifacimento in pochi anni. All’inizio Choice stessa darà un contributo per la ristrutturazione agli hotel che vorranno rifare il look. Nella proposta è contemplata l’assistenza in tutte le fasi dei lavori, sia strutturali sia arredative, e il costo previsto per un albergo di 100 camere è di 500 mila dollari.
Right here, right now 2010 è ormai finito. Ho lasciato Las Vegas, dove il sole quando sorge nel deserto ha una luce verde surreale, per arrivare a Milano con pioggia e freddo. La mia percezione è che la convention abbia avuto un notevole successo: un misto di business e cuore, molto americana, ma che come modello sarebbe valida anche per il nostro paese.

Chi è Steve Joyce

Laureatosi presso l’università della Virginia, Stephen Joyce vanta 26 anni di esperienza nell’industria dell’ospitalità, durante i quali ha seguito anche alcuni corsi di specializzazione post-laurea alla Cornell university, alla Wharton business school e presso l’Aspen institute. Prima di approdare in Choice, nel 2008, Joyce era executive vice president global development-owner & franchise services di Marriott international, ruolo che gli dava la responsabilità dello sviluppo dei brand della compagnia in tutto il mondo. Al momento del suo trasferimento, in particolare, i progetti in fase di definizione o già avviati dal gruppo Marriott comprendevano la realizzazione di circa 115 mila nuove camere a livello globale. Joyce, infine, è anche membro del board dell’International franchise association.

Gli ultimi affiliati italiani

Dal mese di agosto del 2009 a oggi sono sette le nuove affiliazioni italiane di Choice, che in questo modo raggiunge quota 20 strutture nel nostro paese. Situate in vari punti della nostra penisola, testimoniano dell’impegno di espansione di Choice in Italia.
• Il Quality Hotel Delfino Venezia Mestre è posizionato nel centro di Mestre, a soli dieci minuti da Venezia, e offre 126 camere, un ristorante, un bar e una sala meeting.
• Il Comfort Hotel Gardenia Sorrento Coast si trova sul corso principale di Sorrento e propone 27 camere, un parcheggio privato custodito, una piscina, un centro fitness, un roof terrace con vista panoramica sul Golfo di Napoli e un giardino.
• Il Quality Hotel Yes Varese Mxp è situato nell’area più verde di Varese, a 5 minuti dal centro città e a pochi chilometri dal lago: un moderno edificio di design, che offre 69 camere con vista su un parco secolare. Sauna, palestra attrezzata, piscina esterna, ristorante gourmet e spazi congressuali completano l’offerta della struttura lombarda.
• Il Comfort Hotel Europa Genova City Centre è affacciato sul centro storico della città della Lanterna, così come tutte le sue 37 camere. A disposizione degli ospiti anche un roof terrace con vista sul porto antico e un parcheggio.
• Il Comfort Hotel Roma Airport Fco è stato appena ristrutturato. Dotata di 35 camere, ristorante per light lunch, parcheggio e due sale meeting per 50 persone, la struttura è situata nelle vicinanze dell’aeroporto di Fiumicino.
• Il Clarion Collection Arthotel & Park di Lecce offre 55 camere, ristorante gourmet e due sale banchetti, nonché una piscina coperta e una esterna, un centro benessere, un parcheggio e un grande parco.
• Il Quality Hotel San Martino, appena aperto, si trova vicino a Lecco e vanta 92 camere, un bar, un ristorante e spazi meeting.

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