Job In Tourism > News > News > A Cesenatico si ricorda un vip del passato: Leonardo Da Vinci

A Cesenatico si ricorda un vip del passato: Leonardo Da Vinci

Di Alessia Sironi, 2 Agosto 2002

E’ partita nella cittadina romagnola la quinta edizione delle “Tende al Mare” dedicata a un grande vip del passato come Leonardo Da Vinci che, come ogni estate e come ogni altro vip in cerca di attenzioni e scoop, si ripropone con le sue opere, schizzi e disegni che sono stati riprodotti dalle Accademie di Brera e Ravenna. Questa è un’altra delle numerose iniziativa per festeggiare i 500 anni della venuta del genio rinascimentale nel borgo dei pescatori. Oltre alla mostra “Leonardo e le acque” infatti, la quinta edizione di “Tende al mare” è diventata ormai uno dei tradizionali appuntamenti estivi del borgo, dedicata all’artista più celebrato del Rinascimento. La manifestazione “Tende al mare” è iniziata nel 1998 nell’ambito della mostra dedicata al Premio Nobel Dario Fo, ed è proseguita con bozzetti di Mantegazza e di Luzzati, tanto per citare alcuni nomi tra i più noti. L’evento consiste nel collocare venti tende nella spiaggia antistante Piazza Costa, dove formano un’originale e unica esposizione all’aperto di straordinaria suggestione. Ma quali sono le origini di questo antico amore tra l’artista e la cittadina romagnola? Erano le ore 15 del 6 settembre dell’anno 1502, quando a Porto Ciesenatico, “l’architecto et ingegnero generale” Leonardo da Vinci, dall’alto della torre (distrutta nel secondo conflitto mondiale) disegnò e studiò il modo per migliorare il corso del porto canale, con i due moli guardiani, affinché non si insabbiasse. Tracciò vene, chiuse, vie d’acqua secondarie, canali immissari allo scopo di consentire l’espurgo dei sedimenti con il deflusso delle maree. La manifestazione Tende al Mare è partita la metà di luglio e finirà il 1° settembre. Le tende, da tempo sostituite dagli ombrelloni, vengono agganciate in obliquo a pali di legno piantati sulla sabbia e si possono spostare man mano che il sole si alza in cielo, per proteggere i bagnati dalle scottature e far loro ombra. A due importanti scuole artistiche (Brera e Ravenna) è stata affidata la rappresentazione leonardesca che si compone appunto di venti grandi tele dipinte. In particolare, gli studenti dell’Accademia di Brera hanno proposto una serie di riletture di studi e appunti leonardeschi traendo spunto specialmente dalle opere conservate al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, mentre agli studenti dell’Accademia di Ravenna, si devono invece le libere interpretazioni della celeberrima “Gioconda”.

Comments are closed

  • Categorie

  • Tag

Articoli Correlati