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21 House of Stories, i Benetton fanno il bis

Seconda apertura sui Navigli per il brand che propone una formula di ospitalità "ibrida" che unisce ricettività, spazi di coworking e per eventi, all'insegna del lifestyle italiano contemporaneo

Seconda apertura sui Navigli per il brand che propone una formula di ospitalità "ibrida" che unisce ricettiv

Di Job in Tourism, 21 Settembre 2023

Un hotel di design a quattro stelle, ma anche uno spazio di coworking “improntato all’home feeling”, esperienze food, spazi per eventi privati e due terrazze con vista sulla città. È il nuovo progetto di ospitalità “ibrida” di 21 House of Stories che, dopo la prima apertura di Milano, in zona Città Studi, raddoppia sui Navigli. “Una declinazione unica dell’ospitalità ibrida che negli ultimi anni dal Nord Europa si sta diffondendo in tutto il mondo, innestata nella tradizione dell’ospitalità italiana – spiegano dal brand, che fa capo ad Alessandro e Mauro Benetton – non soltanto la presenza di più servizi che si mescolano in maniera fluida e dinamica, ma anche un modello di relazione in cui gli ospiti diventano protagonisti delle storie che loro stessi vivono e condividono. A fare da collante, il lifestyle italiano contemporaneo, un linguaggio che dagli arredi ai contenuti racconta una storia che unisce convivialità e bellezza, aggiunge calore al modello ibrido e lo rende unico”.

L’hotel

L’hotel quattro stelle di 21 House of Stories dispone di 104 camere, progettate e suddivise per tipologia in base all’esperienza che offrono, come quelle della categoria  Wizard, tutte affacciate sul Naviglio e caratterizzate da una presenza importante di boiserie, o le camere Outlaw, che si sviluppano su due livelli, con un letto soppalcato che restituisce spazio al relax, al fitness e al lavoro (in queste camere, la parete attrezzata in legno e metallo diventa l’elemento architettonico che integra la scala di accesso alla zona notte e una postazione work dotata di uno schermo, mentre la zona fitness è concepita con un sistema a scomparsa che consente di convertire la camera in una palestra privata). O, ancora, le junior suite Hero, che hanno dimensioni più generose e una zona relax separata dalla notte con, in alcuni casi, il letto a scomparsa che consente di trasformare la camera in location per eventi privati, fino alla Superhero, una suite di circa 80 metri quadri interni e più di 100 metri quadri di terrazza con vista panoramica, situata al sesto piano della struttura (anche in questo caso, la camera è concepita per poter ospitare eventi privati di diversa natura, leisure o business).

Gli spazi comuni

Grande rilevanza hanno gli ampi spazi comuni, come la corte interna, che richiama l’atmosfera da Vecchia Milano, lo spazio di coworking, “pensato in chiave cozy”, il palco per ospitare talk e concerti, circondati dal verde “che in tutta la struttura è stato progettato con cura per contribuire al benessere e alla piacevolezza dell’esperienza“. Altri spazi per eventi privati “unconventional” sono la (un)Kitchen, un’area con cucina per meeting e incontri tra lavoro e convivialità, e una terrazza segreta di 170 metri quadrati, situata al terzo piano.

Il food

Affacciato sul Naviglio c’è poi il bistrot Domenica, ispirato all’atmosfera conviviale della “domenica italiana” e con il concept food disegnato dai giovani chef Alessio Roberto Albiero e Diego Pioli, con la consulenza di Arco srl, società fondata da Andrea Ribaldone.

Al settimo e ottavo piano della struttura, infine, I Mirador, skybar e ristorante che richiama il mondo delle terrazze panoramiche iberiche: “Più che un rooftop esclusivo – racconta il brand – una piazza sospesa in cui incontrarsi e condividere momenti memorabili, davanti a un panorama che ha pochi eguali: una vista 360° che permette di ammirare in un solo colpo d’occhio tutta la città da Sud, da San Siro alla Torre Velasca, passando per City Life, Porta Nuova, il Duomo”.

 

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