Il “decreto staff house” è legge. È stato pubblicato, infatti, nei giorni scorsi in Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo che prevede lo stanziamento di 120 milioni di euro a sostegno dei costi relativi all’housing dei lavoratori del settore.
Cosa prevede il decreto
Il decreto stabilisce un finanziamento complessivo di 120 milioni di euro, di cui 54 milioni destinati a interventi sugli immobili e 66 milioni in contributi per sostenere i costi di locazione. La misura prevede, dunque, sia agevolazioni per investimenti che variano da 500mila a 5 milioni di euro per la riqualificazione e l’ammodernamento degli immobili destinati al personale sia contributi diretti alla spesa dei canoni di locazione fino a 3mila euro all’anno per posto letto.
“I parametri del provvedimento – spiega il Ministero del Turismo – sono stati definiti con attenzione, garantendo stabilità, benefici tangibili e una rapida implementazione a livello amministrativo”. Il dicastero è ora al lavoro per redigere gli avvisi pubblici necessari per permettere la presentazione delle domande e l’erogazione delle risorse nel più breve tempo possibile.
La soddisfazione degli albergatori
Il provvedimento rappresenta “la concreta messa a terra di un provvedimento che aspettavamo e a cui teniamo particolarmente – ha commentato Elisabetta Fabri, Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi -. La mancanza di soluzioni abitative per i lavoratori fuori sede è un fattore che incide sulla competitività delle imprese turistiche e sulla loro capacità di attrarre personale qualificato. Sostenere la creazione di alloggi dedicati al personale significa rafforzare la filiera dell’ospitalità, migliorando al tempo stesso le condizioni di vita e di lavoro di chi contribuisce alla crescita del turismo italiano”.
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