Immagini uscite come da un vecchio baule della memoria, che richiamano il circo, la storia, il mare, la spiaggia di ieri e di oggi, unite insieme da un segno sentimentale: un’evocazione di quelle giornate d’estate rimaste, per tanti, ricordo indelebile per tutta la vita.
Dopo le interpretazioni di artisti del calibro, tra gli altri, di Marcello Dudovich e Adolfo Busi, nonché, più recentemente, di René Gruau, Milo Manara, Jovanotti, Pablo Echaurren e Alessandro Bergonzoni, è quest’anno il viaggio nel circo della memoria di Francesco Bocchini a caratterizzare la dedica che la città di Rimini fa a se stessa, in una tradizione che si rinnova alla partenza di ogni stagione estiva dagli anni Venti del secolo scorso a oggi. «Nel pensare al manifesto per Rimini», spiega lo stesso Bocchini, «è l’idea del taccuino che mi è sembrata essere la più bella ed evocativa. Ho sempre associato Rimini all’esotico e all’eccesso, nel senso più felliniano del termine: al circo, ai luna-park, alle spiagge affollate in estate, agli inverni nebbiosi e alle passeggiate in riva al mare, alla vita notturna, e allo stesso tempo alla storia antica, riconoscibile nella struttura della città e nei suoi importanti monumenti, palazzi e piazze».
Rimini 2012: il manifesto balneare è un taccuino delle memorie
Di Job in Tourism, 15 Giugno 2012

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