Brescia e provincia: un polo non solo industriale, ma anche uno scrigno di tesori artistici, paesaggistici ed enogastronomici. Un territorio, in altre parole, di cui è facile innamorarsi. Brescia, infatti, è uno splendido centro d’arte che dispone, tra l’altro, di resti d’epoca romana quali il Capitolium, nonché di felici architetture della Repubblica veneta come, per esempio, la centralissima piazza della Loggia. Da non dimenticare, inoltre, il museo di Santa Giulia: un complesso monastico di origine longobarda con circa 14 mila metri quadrati di area espositiva, che è candidato a diventare patrimonio mondiale dell’Unesco.
Accanto all’arte anche il settore agricolo, però, contribuisce ad arricchire l’offerta della zona. Già dal castello della città, uno dei più affascinanti complessi fortificati d’Italia, si può ammirare il vigneto urbano più grande al mondo dalla cui uva, l’Invernenga, si produce un vino apprezzato, si dice, perfino da Winston Churchill.
Arte e vino convivono, poi, in perfetta sintonia a Cà del Vént: situata sulla collina dei Campiani di Cellatica, con una denominazione doc per i vini rossi e una per quelli bianchi, è un’azienda vitivinicola nota anche per essere uno dei più importanti musei in Europa di arte contemporanea all’aperto. All’interno della proprietà è infatti presente una collezione di opere d’arte spesso progettate dagli artisti sul luogo stesso della loro installazione, mentre i vini, tutti di alta qualità e destinati alla ristorazione, si fregiano del nome delle opere più rappresentative.
«Il territorio bresciano», spiega l’assessore all’agricoltura della provincia di Brescia, Giancarlo Tomasoni, «è molto interessante dal punto di vista enogastronomico perché è unico in Italia, grazie soprattutto alle proprie risorse legate alle aree interne e ai laghi». Esistono, infatti, riferimenti produttivi ineguagliabili come, per esempio, i bianchi della Franciacorta, i rossi della Valtènesi e i vini di Lugana. E la filiera del latte non è da meno per la varietà di ottimi formaggi presenti, che vanno dalla robiola bresciana al grana padano, fino al bagoss, un prodotto di nicchia di fama mondiale. Quanto all’olio extravergine, infine, la zona del Garda, che attira turisti da tutto il mondo grazie a paesi di impareggiabile bellezza come Limone sul Garda, ne produce di eccellente qualità.
«Sono presìdi alimentari», conclude Tomasoni, «che rappresentano di per sé un potente veicolo d’immagine verso l’esterno, e il mio assessorato si sta battendo su vari fronti per promuoverne la conoscenza e la diffusione».
Un concorso dedicato ai prodotti locali
In occasione della manifestazione fieristica Aliment 2009 (22-24 febbraio 2009), si svolgerà anche il Gran trofeo della ristorazione italiana. Il concorso, promosso dalla provincia e dalla Camera di commercio di Brescia, con il supporto dei comuni di Desenzano del Garda e di Montichiari, del Consorzio grana padano, nonché dei Consorzi Franciacorta, Lugana e Garda Classico, nasce da un’idea del maestro pasticcere Iginio Massari, con il supporto dello chef Gualtiero Marchesi.
Riservata agli allievi degli Ipssar e dei centri di formazione professionale alberghieri italiani ed europei, la competizione è stata organizzata, tra l’altro, in collaborazione con la scuola internazionale di cucina italiana Alma, diretta dallo stesso Marchesi, con il centro internazionale di formazione e specializzazione nelle arti culinarie Cast alimenti e con l’Accademia bresciana arti e mestieri della buona tavola. Essa ha come obiettivo, in particolare, di stimolare il confronto sulla cultura gastronomica, di favorire la conoscenza dei prodotti tipici del territorio italiano e soprattutto bresciano, nonché di promuovere lo sviluppo della qualità e della sicurezza alimentare.
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