Sicilia occidentale. Mazara del Vallo, «città di sole, di arte e di cultura», uno dei porti commerciali più importanti d’Italia, ponte verso l’Africa, frontiera tra Sicilia greca e Sicilia fenicia. Qui, nella campagna attorno a Mazara, sorge il Kempinski Hotel Giardino di Costanza, in mezzo a un parco di 100 mila metri quadrati che con le sue fontane, i giochi d’acqua e i gazebo, ricorda i giardini arabi.
Ed è qui che ritroviamo come general manager Paolo Sanavia, giunto alla fine del 2005 dopo cinque anni trascorsi dell’Excelsior Vittoria di Sorrento.
«Una destinazione diversa, un’esperienza diversa», racconta il manager veneziano, che vanta una brillante carriera italiana e internazionale, punteggiata da numerosi master anche alla Cornell university di Ithaca, negli Usa. «Sono entrato in Kempinski, una compagnia solida in forte crescita, così come in forte crescita è la Sicilia occidentale. Anche da parte della regione c’è la volontà di promuovere questa bellissima parte dell’isola, meno nota turisticamente, attraverso il consorzio turistico per lo sviluppo della Sicilia. Dal sito www.xenios.it si può scaricare una splendida brochure che illustra la ricchezza archeologica, artistica e naturale della zona. Una nuova destinazione da spiegare e valorizzare anche con educational tour, con itinerari enogastronomici e campi da golf: ne sono in programma nove e uno lo avremo anche noi al Giardino di Costanza, con 27 buche, ville, residence e clubhouse».
Spiega Sanavia che Reto Wittwer, presidente di Kempinski hotels & resorts, ama le sfide e i nuovi mercati, le località da scoprire e valorizzare, nella convinzione che poi il ritorno premia. In effetti, qui c’è molta bellezza da svelare. Mazara del Vallo, ha mura e castello normanni, come il duomo e le chiese di San Nicola Regale e Santa Maria della Giummare, ma anche piazze e palazzi di gusto barocco. Non lontano, la cittadina medievale di Erice, gli artigiani del ferro battuto di San Vito Lo Capo, i negozi del corallo di Trapani, i siti archeologici di Selinunte, Segesta e Mothia dove sorgono meravigliosi templi greci e anfiteatri romani.
Come definire il mix di attrattive che possono portare qui nuovi turisti? «Relax, cultura, enogastronomia, bellezza», enumera Sanavia. «Questo è un luogo di serenità. L’architettura del Gardino di Costanza è suggestiva, richiama gli antichi bagli e ha una forte identità arabo-normanna. Il design è luminoso, tinte chiare, materiali naturali, camere, suite e penthouse di raffinata eleganza, sale riunioni decorate, deliziosa cucina mediterranea ricca di influssi arabi. La spa, molto ampia, è disegnata da Daniela Steiner e fra poco ospiterà anche uno speciale centro antiaging».
La mission del general manager ora è concentrata sulle iniziative per implementare e far crescere la visibilità dell’hotel a livello europeo e internazionale. Obiettivo che verrà più facilmente raggiunto grazie all’affiliazione al prestigioso brand The Leading hotels of the world e al circuito Virtuoso: «La clientela attuale è al 50% italiana, 20% tedesca, 10% inglese, 7% Usa, poi vengono altri paesi. Gli americani prendono fiducia quando c’è un brand importante che garantisce serenità e sicurezza, ma amano anche scoprire luoghi nuovi».
Anche se l’hotel ha prodotto nuovi posti di lavoro (i dipendenti sono al 65% locali), secondo Sanavia il territorio è lento a percepire le grandi possibilità di sviluppo dell’area e restano problemi per le infrastrutture. La questione della location, in effetti, non è trascurabile: non è un po’ troppo fuori mano? «Dall’aeroporto di Palermo bastano 50 minuti di auto, l’autostrada è molto scorrevole e poco trafficata. In stagione, Eurofly collega New York e Palermo due volte la settimana». Si sa che le cose belle si devono un po’ conquistare.
Sicilia occidentale, meta da scoprire
Di Floriana Lipparini, 28 Aprile 2006

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